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Capitan Chiellini lascia il vuoto nella difesa. Tocca a Rugani, la promessa mai sbocciata

Tesi di laurea per la perenne matricola: «Sono felice per questa occasione»

Capitan Chiellini lascia il vuoto nella difesa. Tocca a Rugani, la promessa mai sbocciata

Davide Pisoni

nostro inviato ad Amsterdam

Farà freddo questa sera alla Johan Cruijff Arena: è prevista una temperatura percepita di un grado. E la Juventus dovrà fronteggiare le folate di vento e quelle degli ajacidi senza Giorgio Chiellini. Neppure capitano accompagnatore ad Amsterdam. Tradito dal solito polpaccio, con cui la Signora si è «dimenticata» di dover fare i conti quando a gennaio ha deciso di accontentare Benatia che voleva partire. E il centrale marocchino, naturale sostituto del Chiellini fino a tre mesi fa, ha anche telefonato al connazionale Ziyech per caricarlo: «Mi ha detto che possiamo battere la Juventus».

In casa bianconera sono le ore del rimugino, ripensando alle scelte fatte. Come riprendere per la terza volta il fragile Caceres, anche lui finito ai box tradito dai muscoli. E adesso la fiducia è riposta giocoforza in Rugani, la promessa mai diventata grande davvero. Eppure ha studiato alla Harvard della difesa, Mourinho dixit, per quattro anni, ma per critica e tifosi è finito subito fuori corso. Adesso ha la sua grande occasione per recuperare tutti gli esami in una volta sola. Lo studente Daniele ce la può fare: può togliersi di dosso i panni della perenne matricola. «Ho fatto la scelta giusta a rimanere e a rinnovare - dice il centrale bianconero -. In una squadra di campioni anche un piccolo spazio vale più che giocare da altre parti. Quindi non potrei essere più felice per questa occasione». Più che un'occasione, una tesi di laurea: «È una partita molto importante per la mia strada, spero sia un punto di partenza». Allegri lo esalta: «È uno dei giovani migliori in Italia e tra i difensori in Europa perché la nostra scuola rimane unica».

E bisognerà confermarlo perché l'Ajax in Europa, senza una punta vera, ti fa girare la testa con quell'attacco rotante che aveva mandato in tilt il Real Madrid, non solo al ritorno ma anche all'andata quando Sergio Ramos era in campo. La Juve deve sperare che Chiellini non abbia lo stesso peso specifico del capitano delle merengues sulla partita, altrimenti sarebbero guai visto come l'Ajax ha imperversato al Bernabeu.

Anche Allegri deve fare i conti con le sue di scelte, con una squadra dai muscoli fragili, non solo in difesa: da Ronaldo a Cancelo fino a Douglas Costa. Difficile spiegare le due partite di fila fatte giocare a Chiellini tra Empoli e Cagliari, dove il polpaccio destro, lo stesso che aveva già fermato il difensore a inizio febbraio, ha iniziato a dare brutti segnali.

Il risultato è che ora la coperta in difesa è cortissima, se si considera anche il ko di Emre Can, e nella tana dell'Ajax farà freddissimo.

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