Capolavoro Djordjevic, la Virtus è europea

Il potere al cervello e alla difesa. La Virtus Bologna conquista la Champions FIBA, il terzo torneo europeo di basket, mettendo le menette all'attacco del Tenerife, trovando la sua gloria finale (73-61) davanti ai quindicimila di Anversa con Kevin Punter, un felino che viene dal Bronx, splendido all'inizio, letale alla fine con i suoi 26 punti.

Gloria ai giocatori, come giusto, anche se pure nella festa qualcuno ha mancato, come purtroppo in campionato, ma l'uomo della notte della resurrezione europea della Virtus viene da Belgrado, perché Sasha Djordjovic ha costruito una diga in queste due partite fiamminghe, annichilendo il Bamberga dell'italiano Perego in semifinale e poi facendo diventare di pietra la mano dei giocatori di Tenerife (5 su 37 da 3!). Un capolavoro di un uomo che era geniale sul campo e che in panchina è un generale lucido che sa guidare anche giocatori dalla testa un po' fragile.

Gloria italiana in mezzo all'amarezza per come vanno le cose a Torino e nella famiglia azzurra, un'altro trofeo per il nostro basket dopo il successo di Sassari sul Wurzburg nella quarta delle coppe europee. Festa italiana con il rammarico per questa Virtus di dover guardare i play off da fuori, così come Tenerife che in Spagna è nona.

Bologna domina con la difesa che nel primo quarto lascia Tenerife ad 8 mentre Punter e M'Baye ( 10 p e 4 su 5 al tiro) saccheggiano il campo nemico. La Virtus ha tenuto sempre a distanza di sicurezza un' avversaria che ha trovato punti veri solo con Abromaitis (18) e Iverson (11), reagendo bene persino con Chalmers nel finale quando la squadra di Avirrureta era tornata a 6 punti con 1'37 ancora da giocare. E' andata bene.

Che la festa cominci, ma non prima di aver ragionato su questa squadra virtussina, cercando di investire bene il milione di euro del premio, di una coppa distante dai veri trionfi messiniani, ma pur sempre una cavalcata in terre lontane per tante nostre squadre.