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Il «cash» su Internet compie i primi 2 anni

Il poker cash in modalità online, come calcola gioconews.it, festeggia martedì 16 il suo secondo compleanno. Anche se la crisi fa sentire i suoi effetti anche sul gioco, di cui si è sempre pubblicizzata la natura anticiclica; anche se l'effetto novità è ovviamente svanito da tempo, il bilancio che può essere tratto è senza dubbio positivo. E per tutti.
Per i giocatori, che proprio sui siti legali trovano la loro maggior fonte di divertimento all'insegna della sicurezza, abbandonando dunque progressivamente quei «punto com» con i quali, per ignoranza, forza maggiore e tante altre più o meno lodevoli motivazioni, avevano «azzardato» (è proprio il caso di dirlo) negli anni passati.
Per l'Erario, ovviamente, che ha incassato molto, pur su un gioco dall'elevato pay-out; per con gli operatori legali, ai quali si sono finalmente date le armi, per quanto non sempre affilatissime, per competere sul territorio nazionale; e naturalmente anche per la legalità del gioco, che ne ha giovato un po' come quando vennero legalizzate le scommesse sul calcio.
Ma se il poker online ride, quello terrestre (live) da anni rivendica un proprio ruolo che il legislatore continua a negargli. Di rinvio in rinvio, anche questa prima metà del 2013 è trascorsa senza che dell'attesa gara per avviare mille sale da poker live in Italia ci sia la minima traccia. Né, diciamolo, sembra aria che possa arrivare nei prossimi mesi, anche in considerazione della recrudescenza della lotta al gioco da parte di un mondo politico che dimentica due aspetti fondamentali: non si può mettere nello stesso respingente calderone il gioco legale e quello illegale, «ingredienti» di ben diversa natura e qualità.
Inoltre il gioco pubblico che oggi esiste in Italia non è frutto di colpi di Stato o di chissà quale macchinazione, piuttosto di leggi votate in Parlamento. Come pure è stata votata in Parlamento la legge comunitaria 2009 che prevedeva il poker live. Una scelta dissennata, per i nuovi legislatori (molti dei quali sono gli stessi che sedevano allora sugli scranni di Camera e Senato)? Fatto sta che l'incertezza normativa ha creato una giungla, per quanto riguarda il poker live, che ha decisamente bisogno di un intervento.

Perché così facendo si alimenta solo il gioco illegale, e di questo nessuno, tranne appunto gli operatori illegali, trae il benché minimo beneficio.

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