Sport

Berlusconi: "Io 5 Champions, la Juve 4 finali perse"

"Faremo un grande mercato: non faccio nomi, per non bruciarli", annuncia il presidente del Milan.. Galliani ieri a Oporto per Martinez e Brahimi. Oggi va da Dani Alves

Berlusconi: "Io 5 Champions, la Juve 4 finali perse"

Milano - Silvio Berlusconi a Lugano, Adriano Galliani in Portogallo. La pratica per la cessione delle quote a mister Bee Taechaubol e la campagna per il potenziamento del Milan sono partite, più o meno alla stessa ora, ieri. Il presidente, con i suoi tecnici, è arrivato a Lugano per far visita allo studio fiduciario Tax and Finance di Gerardo Segat e dare così il via alla stesura del contratto che sta procurando molte invidie in giro (leggi la frase di Andrea Agnelli). «Cerchiamo di concludere prima del termine fissato delle otto settimane» è stato l'obiettivo fissato dal Cavaliere, intervistato da RSI, emittente svizzera. «È andato tutto bene, non credo ci sarà bisogno di ritornare a Lugano» il giudizio sulla pratica ormai avviata. In attesa dell'apertura delle buste (prevista per oggi) per l'assegnazione dell'area del Portello su cui costruire il nuovo stadio, Berlusconi conferma il piano di rilancio del Milan, «che è parte del mio cuore e per il quale tornerò a investire, il club deve tornare a vincere in Italia e rimettere piede in Europa». Sul tema, stuzzicato dai cronisti si è concesso anche una battuta auto-celebrativa relativa al numero delle Champions vinte dal Milan in generale rispetto alla Juve («siamo 7 a 2 e davanti a noi c'è solo il Real che le ha vinte negli anni '50») e dal Milan della sua era («5 contro 1 della Juve in 5 finali disputate») tralasciando il dato statistico forse più convincente di tutta la competizione continentale. Il Milan è la squadra in Europa che ha raggiunto il maggior numero di finali (11) in rapporto alle edizioni disputate (28): una in pratica ogni tre giocate, meglio dello stesso Real che ha uno score meno esaltante.

Il potenziamento del Milan è per Silvio Berlusconi «la cosa principale da fare» per poter poi sbarcare sul mercato asiatico col marketing e con la quotazione in borsa. Perciò sempre per la "spesa" delle prossime settimane non ha fatto cifre ma ha garantito: «Non so quanto sarà necessario, ma quello che sarà necessario ci sarà». L'unico "catenaccio" Berlusconi l'ha recitato sugli obiettivi del mercato, Ibra e Dani Alves quelli citati dai cronisti: «Non faccio nomi altrimenti li brucio».

Con il pieno mandato del presidente, Adriano Galliani è volato a Oporto per affrontare due spinose trattative: la prima, la più impegnativa, per Jackson Martinez, attaccante del Porto, clausola da 35 milioni, richiesto anche dal Valencia; la seconda meno urgente, quella del centrocampista Yacine Brahimi, classe 1990, entrambi della scuderia Doyen, l'advisor tecnico chiesto da mister Bee. Il blitz portoghese ha confermato le difficoltà sorte sul conto di Ibrahimovic, bloccato per ora da un veto del presidente del Psg, oltre che dal peso del suo stipendio da nababbo. Raiola, sul punto, è stato esplicito nell'incontro di sabato a Berlino. Galliani inoltre oggi dovrebbe andare a Barcellona per Dani Alves, il cui agente non ha fatto misteri: «Confermo il contatto col Milan ma non è l'unico club interessato». Che vuol dire: c'è anche la Roma al lavoro dietro le quinte. Perciò l'annuncio del nuovo allenatore (che ha firmato il contratto, lo ricordiamo agli scettici, il giorno dopo l'incontro di Arcore, durata due anni a 2 milioni più bonus a seconda del piazzamento), dovrà slittare a fine settimana oppure all'inizio della prossima. Non c'è alcuna fretta, la priorità è al mercato e a chiudere il rapporto con Inzaghi senza strappi polemici. Mauro Tassotti, in uscita dopo 30 anni, potrebbe ricevere una proposta interessante da Ancelotti. Sempre ieri è stata lanciata anche la campagna abbonamenti con uno slogan («prometto di esserti fedele sempre») che non è il massimo della fantasia.

A convincere i milanisti di tornare a San Siro sarà solo e soltanto un mercato scoppiettante.

Commenti