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Champions, Juventus-Monaco 1-0

Decide un rigore di Vidal al 57'. Ritorno mercoledì prossimo a Montecarlo

Champions, Juventus-Monaco 1-0

Juve come Boniek, "bella di notte". I bianconieri hanno battuto il Monaco per 1-0 nell’andata dei quarti di finale di Champions League. La Juventus è passata in vantaggio nella ripresa con un rigore di Vidal. Il ritorno tra otto giorni, a campi invertiti. La squadra di Allegri è parsa decisamente in difficoltà nei primi minuti di gioco, ma ha lentamente preso confidenza con il passare dei minuti avanzando il baricentro. In fase difensiva, Jardim ha trasformato il 4-3-2-1 in un più accorto 4-4-2 e si è affidato in avanti alla velocità di Martial e Ferrerira-Carrasco. Proprio i due giovani biancorossi hanno confezionato il primo pericolo della serata al 10’ quando Martial è andato via sulla corsia di sinistra e ha messo in mezzo un fantastico pallone sul quale si è avventato il compagno che, a botta sicura, ha battuto di destro trovando però la parata a terra di Buffon.

Nonostante una certa mancanza di precisione nei passaggi, la Juventus ha sempre cercato di uscire dalla propria metà campo palla al piede sfruttando qualche imprecisione dei monegaschi. Proprio da una disattenzione della difesa del Monaco al 26’ è nata la prima palla gol bianconera con Tevez che, servito da Marchisio, ha concluso debolmente di piatto. Proprio l’Apache al 45’ ha servito con un grande esterno destro Vidal che, a sua volta, tutto solo ha spedito alto la palla del vantaggio. La Juve ha invece trovato il vantaggio al 12’ della ripresa quando su atterramento dubbio di Morata da parte di Carvalho è stato Vidal a spiazzare Subasic dagli undici metri. La reazione del Monaco è riassunta nella conclusione centrale di Kondogbia deviata in corner da Buffon al 17’ e nel colpo di testa del neo entrato Berbatov finito dieci minuti più tardi di poco sopra la traversa.

Il finale è scivolato via senza particolari sussulti, con la Juve passata al 3-5-2 e, dunque, più raccolta anche grazie all’innesto di Barzagli al posto di un esausto Pirlo.

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