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Una Champions sempre più blindata

Da un'edizione all'altra 24 posti garantiti su 32. Sembra la Nations League

Davide Pisoni

Una nuova Champions league dei club a immagine e somiglianza della Nations League per nazioni. Ecco il piano che l'Uefa ha mostrato alle leghe europee nell'incontro di martedì. Il nome giusto non è superlega perché assomiglia più a un torneo (semi) chiuso. Il format, che entrerebbe in vigore dalla stagione 2024-2025, è confermato a 32 squadre, ma suddivise in quattro gironi da otto, in modo da garantire a ogni partecipante un minimo di quattordici gare, contro le sei attuali. Con la conseguenza di garantire ancora più soldi ai club. Tutto confermato nella fase a eliminazione diretta che partirebbe sempre dagli ottavi, con un totale di 21 gare disputate per le finaliste.

Ma la vera rivoluzione sarebbe quella di garantire da un'edizione all'altra della competizione il posto a ventiquattro squadre. Ecco perché si parla di torneo (semi) chiuso. Non solo perché rimarrebbe il tetto di cinque club partecipanti per Paese-campionato. Ma a quel punto se nelle ventiquattro garantite ci fossero già cinque squadre italiane (Juventus, Napoli, Milan, Inter e Roma, per fare un esempio) se la serie A la dovesse vincere l'Atalanta non potrebbe partecipare ai preliminari tra le squadre campioni nazionali, che ora garantiscono sei posti ma nella nuova competizione scenderebbero a quattro.

La vecchia coppa Campioni, moderna Champions League, verrebbe snaturata ulteriormente. Due le ipotesi su come accedere alla prima edizione del nuovo format: in base ai risultati della stagione precedente oppure in base a una media ponderata delle ultime tre-quattro stagioni. Si rifarebbe alla Nations League il meccanismo delle promozioni-retrocessioni. La vecchia Europa League, per semplicità una sorta di serie B, garantirebbe l'ingresso nella Champions alle quattro semifinaliste, mentre retrocederebbero nella terza coppa dalla quale verrebbero promosse altrettante squadre.

Alla «nuova» Europa League parteciperebbero 32 squadre: manterrebbero il posto le 4 eliminate nei quarti più le otto promosse-retrocesse, le restanti venti arriverebbero dalle perdenti i playoff per entrare in Champions e dai campionati nazionali.

Alla terza coppa parteciperebbero 64 squadre qualificate direttamente dalle 55 leghe europee.

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