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Dalla Champions al triplete «Juve sei al top. Cogli l'attimo»

Allegri carica i suoi per il Monaco e per 8 giorni da sogno con titolo e coppa. Chiellini: «Non siamo quelli di Berlino»

Dalla Champions al triplete «Juve sei al top. Cogli l'attimo»

Davide Pisoni

È l'ora di prendere la nona finale di Coppa Campioni. Italianizzando It's time lo slogan che sta accompagnando la Juventus verso l'ultimo atto di Cardiff. Obiettivo che parte da lontano perché come rivela Giorgio Chiellini «due anni fa non ci aspettavamo di arrivare a Berlino, stavolta c'è consapevolezza». Tradotto è una Signora che si sente all'altezza di una finale di Champions League. Per arrivarci c'è un ultimo passo da fare contro il Monaco partendo dal due a zero con cui i bianconeri hanno sbancato Monte Carlo. Partita che inaugura una settimana, meglio otto giorni, in cui i bianconeri possono trasformare la loro stagione in un capolavoro. Se si qualificano stasera, domenica c'è la Roma per il primo match point scudetto, mercoledì la finale di coppa Italia contro la Lazio. Ma Chiellini, un senatore, sottolinea che per ora in tasca c'è solo lo scudetto e ribalta le gerarchie dei meriti alla faccia del in campo vanno i giocatori: «I risultati dipendono dal vertice della società, poi l'allenatore e quindi i giocatori. Se i dirigenti sono di un certo livello, non si sbagliano le scelte e si inculcano i principi giusti».

Come la politica di un passo alla volta. E quindi testa solo ai francesi. La storia di questa competizione racconta che solo due volte (e partendo dallo 0-1) una squadra ha passato il turno dopo aver perso l'andata in casa. Una di queste fu l'Inter di Leonardo contro il Bayern Monaco. L'imbattibilità dello Stadium è un altro fattore: 18 gare europee di fila. In questa stagione due gol li ha fatti solo l'Atalanta in coppa Italia, mentre solo tre volte la squadra di Allegri è andata in svantaggio in casa. Ma la Signora non ha mai perso.

E anche stasera molto farà la difesa, che non prende gol da 621 minuti in Europa con zero reti incassate nella fase a eliminazione diretta. Eppure Chiellini non cade nella finta del Monaco, che da una settimana va ripetendo che la priorità va al campionato, e teme Falcao-Mbappè, in generale l'attacco di una squadra capace di segnare tre gol in trasferta a Manchester e a Dortmund. «All'andata abbiamo finito provati - spiega il difensore -. Ci sono tante insidie, ma abbiamo l'esperienza per sapere cosa ci aspetta». Già perché Buffon e la BBC, confermata anche stasera come all'andata, qualche anno inizia ad averlo: «Barzagli ha fatto i 36 proprio oggi (ieri, ndr) e anche Bonucci ha appena fatto i trenta... Ma si è creata un'empatia speciale perché condividiamo la vita, ci vediamo più tra di noi che con le famiglie...». Non a caso Jardim ha detto: «La difesa della Juve è fenomenale». Anche se crede all'impresa: «Cambieremo qualcosa».

Invece Allegri insisterà con Dani Alves esterno alto mentre in mezzo tornerà Khedira. In attacco Dybala e Higuain. Con quel modulo a trazione anteriore che «ha creato un'empatia incredibile nel gruppo, ognuno al servizio della squadra». Anche il Pipita del quale Allegri e Chiellini tracciano l'elogio: «Super come persona ancor prima che come giocatore». Tra i pali ovviamente Buffon: la compagna D'Amico rivela che «non è scaramantico e va in chiesa... E soprattutto non si ritira». Anche vincendo la Champions che per il portiere è diventata «una motivazione sempre più forte. Sarebbe la gioia più grande insieme al Mondiale, una ricompensa». Per realizzare il sogno però Allegri mette in guardia: «Loro giocheranno con ancora maggior spensieratezza... Noi dovremo fare una partita tosta, tecnicamente migliore di quella di Monaco». Non pensare all'andata, l'atteggiamento dovrà essere quello di una finale: «Siamo in un momento bellissimo, siamo al top».

La Signora non può sbagliare.

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