Sport

Chievo, niente stangata: - 3 punti Il club: "Però faremo ricorso"

Un buffetto (3 punti di penalizzazione) invece di un pugno in pieno volto (15 i punti chiesti dall'accusa) per il Chievo Verona

Chievo, niente stangata: - 3 punti Il club: "Però  faremo ricorso"

Un buffetto (3 punti di penalizzazione) invece di un pugno in pieno volto (15 i punti chiesti dall'accusa) per il Chievo Verona. Per il capo della procura federale, Giuseppe Pecoraro, invece, la minuscola sanzione ha avuto l'effetto dell'ennesima bocciatura del proprio impianto accusatorio. Si è chiuso così ieri il primo round di giustizia sportiva per il caso del Chievo Verona, deferito per le plusvalenze fittizie insieme con il Cesena, la cui posizione è stata stralciata a causa dell'avvenuta revoca dell'affiliazione (il club romagnolo è fallito per la montagna di debiti, quasi 70 milioni di euro, accumulati col fisco e non solo).

Anche il presidente del club veronese Campedelli, per il quale erano stati chiesti 36 mesi di squalifica, se l'è cavata con appena 3 mesi, conferma ulteriore del ridimensionamento clamoroso delle accuse. Periodi ancora più ridotti d'inibizione sono stati inflitti ai consiglieri del Chievo. Marco De Luca, l'avvocato difensore dei veneti, segnalando con malcelata soddisfazione l'accertata «debolezza della tesi accusatoria» ha comunque promesso battaglia e annunciato ricorso in secondo grado tornando sulla questione formale già sollevata durante il dibattimento.

«Riteniamo nullo il deferimento - ha scritto testualmente il legale - perché l'unico soggetto legittimato a firmare il relativo atto sarebbe stato il procuratore Giuseppe Pecoraro che invece non l'ha fatto né ha dedotto alcun impedimento come previsto dal codice di giustizia sportiva».

A questo punto solo la pubblicazione delle motivazioni potrà chiarire la portata dell'eventuale gaffe procedurale e spiegare la vistosa differenza tra le pene chieste dall'accusa (con meno 15 il Chievo sarebbe stato condannato di fatto alla retrocessione) e le sanzioni applicate.

Ultima annotazione: se le plusvalenze fittizie del Chievo in serie A del valore calcolato di qualche milione di euro hanno prodotto 3 punti in meno perché mai l'illecito amministrativo del Foggia in serie B (da 350mila euro) ha procurato una penalizzazione da 8 punti? Misteri della giustizia sportiva italiana.

Commenti