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Chuck, il tifoso porta iella che ha spinto Kansas alla finale del Super Bowl

Per non averlo allo stadio, gli avevano inviato le cheerleader a casa. Ora lo corteggiano i rivali

Chuck, il tifoso porta iella che ha spinto Kansas alla finale del Super Bowl

Domenica scorsa Charles Penn, 31 anni, impiegato alle Poste a Kansas City, ha visto da casa la partita che, vinta poi 35-24 sui Tennessee Titans, ha qualificato i suoi Chiefs al Super Bowl per la prima volta dal 1970. Bel tifoso, uno che potrebbe andare allo stadio e non lo fa, vero? C'è un problema, però: a Penn hanno chiesto i Chiefs stessi di restare a casa, e per incentivarlo gli hanno mandato, sabato, alcune cheerleader, il responsabile marketing, la mascotte e uno scatolone di maglie e souvenir. Che succede? Semplice: Penn, non per nulla ribattezzato Bad Luck Chuck, è convinto di portare sfortuna alla sua squadra, avendo visto dal vivo solo sconfitte nei playoff, e la domenica precedente, con i suoi clamorosamente in svantaggio per 21-0 in casa contro gli Houston Texans, non ce l'aveva più fatta ed aveva abbandonato il posto a sedere, nell'anello basso, acquistato per 285 dollari. Era convinto che fosse stata la sua presenza a causare la débâcle e uscendo si era fatto un videoselfie in cui diceva «esco, devo farlo altrimenti addio rimonta nel secondo tempo. Non ho scelta, è l'unica speranza» e l'aveva pubblicato sul suo profilo Twitter, @cpenn4thewin. Mentre scendeva le scale Houston aveva segnato ancora, andando 24-0, ma subito dopo era iniziata la rimonta che aveva portato i Chiefs a dilagare vincendo 51-31, e in poco tempo la storia era esplosa sul web amplificando la fama di Penn, fino a quel momento nota solo agli amici del fantafootball: uno di loro, del resto, era seduto vicino a lui durante la partita e gli aveva fatto capire quale fosse l'unica soluzione per far scattare la rimonta. Nel dopo partita il quarterback Pat Mahomes, informato dell'accaduto, aveva chiesto a Penn di restare a casa, e i Chiefs sabato scorso hanno aggiunto gli incentivi.

Nel frattempo, Penn, sorriso simpatico e aria allegra, è stato ospite in una lunga serie di programmi tv e nelle radio sportive, ricevendo per il suo sacrificio l'elogio di un supertifoso come l'attore Eric Stonestreet, protagonista della serie tv Modern Family, e una somma di denaro per coprire la spesa del biglietto della partita contro Houston.

Ora però c'è un problema: cosa farà Penn, con i Chiefs qualificati al Super Bowl contro i San Francisco 49ers? Ci andrà, occasione della vita, o rispetterà la sua stessa fama? «Non ho mai creduto davvero nella cabala - ha detto alla CNN - ma quel giorno ho pensato che uscire dallo stadio fosse una specie di estrema risorsa.

Ora però non so: a Miami vorrei andare a prescindere per vivere l'atmosfera del Super Bowl, ma gli altri tifosi dei Chiefs non sono certi che io debba essere allo stadio, mentre finora quelli che mi stanno incoraggiando a cercare un biglietto sono i tifosi dei San Francisco 49ers».

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