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Il Cio si dà sette giorni: con i russi spera Schwazer

E oggi il Tas sul ricorso di 68 atleti. L'avvocato dell'azzurro: assurdo ammettere loro e non Alex

Il Cio si dà sette giorni: con i russi spera Schwazer

La quiete dopo la tempesta. Il Cio ha stabilito che occorrono "sette giorni" per decidere se la Russia potrà partecipare alle Olimpiadi di Rio nonostante lo scandalo del doping sportivo. Il Comitato Olimpico vuole prima attendere l'esito del ricorso al Tas di Losanna, atteso in giornata, presentato lo scorso 4 luglio dai 68 atleti russi sospesi dalla federazione mondiale di atletica.

L'impressione è che, nonostante siano coinvolte 31 discipline olimpiche e paralimpiche, in base a quanto pubblicato lunedì nel rapporto Mclaren sul doping organizzato dalle autorità politiche russe, il Cio non voglia prendersi la responsabilità di escludere l'intero paese dai Giochi di Rio. O almeno non nell'immediato. La pensa così l'avvocato canadese e già vicepresidente del Cio Dick Pound: "Quando si deve prendere una decisione così grave come l'esclusione di tutta una delegazione, si vuole essere sicuri di non incappare in ostacoli giuridici".

In tema di battaglie legali, ieri è intervenuto l'avvocato di Schwazer, Gerhard Brandstaetter: "Sarebbe veramente assurdo ammettere ai Giochi olimpici i russi, anche se solo in parte, e non Alex". Il suo allenatore, Donati, non ha nascosto la propria delusione verso il sistema internazionale. "Schwazer aveva un precedente e per questo poteva essere spazzato via con grande facilità. È un atleta fortissimo che viene ucciso. I punti oscuri, tuttavia, legati al controllo fatto su di lui sono molti". Nel frattempo, il marciatore altoatesino continua ad allenarsi a casa sua in attesa di una sentenza, definitiva, che potrebbe arrivare tra poco più di una settimana.

E proprio nei giorni in cui è in primo piano la questione doping nello sport sovietico, non si fermano i casi di positività: due pesisti russi, che sarebbero comunque rimasti fuori dalla squadra per Rio, sono stati appena sospesi dall'Agenzia antidoping locale. Quella del sollevamento pesi, va ricordato, è una delle discipline tartassate da medagliati positivi nel periodo tra il 2008 e il 2012. La Russia ha deciso non solo di allontanare i dopati ("I responsabili verranno temporaneamente sospesi" tuonava Putin), ma ha anche diffuso l'elenco degli atleti che potrebbero essere a Rio. Un contingente di 387 atleti di cui fanno parte anche i 68 dell'atletica leggera. In antitesi con quanto dichiarato da uno dei 15 membri dell'Esecutivo del Cio: "Abbiamo tutti gli elementi che servono per escludere la Russia dalle Olimpiadi. Ma non possiamo muoverci alla leggera, poiché ci sono degli atleti puliti".

Sette giorni cruciali prima dell'esito finale.

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