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Clattenburg da finale, lode alla squadra di Collina

A lla vigilia delle ultime tre partite, la squadra arbitrale ha compiuto un buon lavoro sotto la supervisione di Collina che ha incontrato qualche problema solo all'interno dell'Uefa: vedi gli errori dell'ufficio stampa nella comunicazione delle designazioni di Francia-Irlanda, Germania-Slovacchia e Galles-Portogallo. Per uno che cura anche il più piccolo particolare, uno smacco irrituale. L'applicazione delle nuove regole, dalla cancellazione della tripla sanzione nei falli del portiere al ritorno alle origini sui falli di mano, è filata via liscia. Caso mai i problemi sono sorti sulle sanzioni disciplinari per la rigidità della normativa che prevede la squalifica al secondo giallo e che ha indotto quasi tutti gli arbitri a valutare i falli con occhio più buonista del normale.

In seguito alla scelta di utilizzare Rizzoli nella madre di tutte le partite, la semifinale fra Francia e Germania, l'inglese Clattenburg appare in pole-position per dirigere la finale di Parigi dopo aver arbitrato l'ultimo atto della Champions League in cui convalidò, con la complicità d'un assistente, la rete di Ramos viziata da fuorigioco. Si trattò d'una designazione a sorpresa perché il fischietto di Consett, con un passato da elettricista, aveva già avuto in sorte la semifinale d'andata Atletico Madrid-Bayern. Se la legge è uguale per tutti, Rizzoli potrebbe avere ancora qualche chance in questo Europeo, ma il contesto è ben diverso. Per entrambi valutazione da 8. L'italiano s'è messo in particolare evidenza nel quarto Francia-Irlanda quando assegnò in apertura un rigore ai britannici per un tamponamento di Pogba ed espulse Duffy per una scorrettezza su Giroud al limite dell'area. L'inglese s'è fatto apprezzare in tutte le circostanze in cui è stato impegnato: Belgio-Italia, Croazia-Repubblica Ceca, Svizzera-Polonia. A fare la differenza è stata la gara d'esordio vinta dagli azzurri per 2-0 al termine d'una gara al massimo indice di difficoltà.

In linea teorica, anche l'ungherese Kassai (7) ha le carte in regole per approdare alla finale dopo aver riscattato nelle due partite dirette all'Italia, con Svezia e Germania, l'errore commesso nell'incontro inaugurale Francia-Romania quando convalidò una rete irregolare di Giroud.

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