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«Coi bimbi imparo ad allenare»

Tania: «Tentata dai mondiali, ma meglio pensare al futuro»

Sergio Arcobelli

Alla piscina del Centro Federale di Lampugnano di Milano, Tania Cagnotto è scesa in acqua insieme ai bambini per la terza tappa del progetto «Arena Acquamica», che permette ai piccoli partecipanti di scoprire il nuoto.

Tania, è un primo passo per diventare allenatrice?

«Sì, mi piacerebbe trasmettere tutti i giorni quello che ho imparato e come si affronta una gara. Era il mio punto di forza».

Nessun ripensamento?

«Me lo sono chiesto più volte, avrei anche potuto fare i prossimi mondiali ma avrei rischiato di non essere la vera Tania Cagnotto. Ho già chiuso in bellezza».

Come vive i primi giorni da ex atleta?

«La vita senza tuffi mi piace. Ma mi manca il fatto di alzarmi al mattino e avere un obiettivo. Prima programmavo davvero tutto: sapevo che cosa avrei fatto tre anni dopo...».

Che cosa ha provato prima dell'ultimo tuffo della carriera?

«Mi sono passati tanti momenti, tante clip in testa. È stato un mix tra felicità, malinconia, tristezza».

Ha progetti di allargare la famiglia?

«Adesso faccio la baby sitter visto che ho troppe amiche con i figli, Francesca (Dallapè, ndr) in primis: mi godo i bimbi degli altri.

Avere un figlio è una cosa che un giorno mi piacerebbe, non posso mica programmare pure quello».

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