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Ma i nostri di valore sono pochi

I lamenti di Conte sugli italiani che mancano alla nazionale e sull'Italia del calcio che compra troppi stranieri, sono tipici di ogni ct dell'italico pallone

Ma i nostri di valore sono pochi

I lamenti di Antonio Conte sugli italiani che mancano alla nazionale e sull'Italia del calcio che compra troppi stranieri, sono tipici di ogni ct dell'italico pallone. Quando un allenatore passa dall'altra parte rimette gli occhiali da vista e si toglie quelli da sole che abbaglia ogni club a caccia di guadagni e successi. Se poi Conte volesse tener gli occhiali per qualche minuto, forse riuscirebbe a convenire con Capello che questo campionato è poco allenante per chi punta a cercar spazio in Europa.

L'odierno ct, ai tempi, non gradì l'uscita di Don Fabio. Ma dipende sempre da qual lato si guarda il problema. La prima giornata di campionato ha confermato. Visto qualcosa di nuovo rispetto all'anno passato? Poco e niente. La Roma è brillante, ma chissà se va? La Juve se l'è passata bene contro un Chievo materassino, l'Inter con i soliti dubbi fra l'essere e il non essere, il Milan che si è esaltato per tre gol segnati senza badare ai rischi corsi. E Mazzarri che si lamenta degli arbitri, stavolta con ragione. Non è campionato senza lamento sui fischietti. Poi che dire? Pochi italiani titolari, ma forse è meglio vista la qualità. Quando un ct si lamenta dovrebbe chiedere ai colleghi delle squadre giovanili: sicuri di aver lavorato bene, aver sgrezzato talenti, aver individuato futuri calciatori da prima squadra, se non da grande club? Sicuri che questi giovani siano pronti come, per esempio, il Coman della Juve che Ancelotti ha lanciato a 16 anni e se ne vedono già i frutti? Questo dovrebbe domandarsi il nostro pallone. Altro che stranieri si o stranieri no. Sono troppi, perché gli italiani di valore sono pochi e nessuno ha trovato soluzioni per aumentarne la produzione.

Il campionato è partito con buon gruzzolo di gol e due soli zero a zero. Ma chi ha coraggio di pronosticare bella vita in Europa alle nostre squadre? Ancora una volta tutto ruota intorno al calcio (dis)organizzato e ben poco intorno al calcio fantasia. Le difese migliori godono di buoni portieri: leggi Milan, Juve, Roma, Inter. Non ci sono stati grappoli di gol fra Sassuolo e Cagliari, ovvero le squadre a guida tecnica più rassomigliante nel gioco d'attacco. La prima impressione è quella di una Serie A uguale a se stessa, fotocopia con l'anno passato. Che noia.

Ma lieti di essere smentiti.

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