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il commento 2

L a Juventus ha vinto il campionato. Altre novità? Come avrebbe detto il grandissimo direttore Gualtiero Zanetti. Perché lo scudetto, il quarto scudetto consecutivo, l'ennesimo, non voglio dire se 31, 32, 33, della storia juventina, fa notizia ma non troppo. C'è altro, subito, di cui discutere, parlare, scrivere. C'è l'assuefazione alla vittoria, il gusto è ormai previsto e non più una sorpresa, il campionato diventa una tappa e non la stazione di arrivo perché c'è la Champions e questa ha preso una importanza enorme, eccessiva, i denari e la luce euromondiale di quel torneo mettono all'ombra quello che era un titolo di prestigio massimo, il primato su tutti. La Juventus non ha nemmeno il tempo per fare festa con i tifosi, quelli veri e non i black and white blok , appunto c'è la coppa dei campioni che impone il ritiro e la concentrazione totale, c'è il Real Madrid che significa la storia.

Lo scudetto è già roba del passato prossimo, un altro trionfo da mettere in museo; altrove porterebbe a fescennini e spogliarelli, a Torino è come una buona bottiglia di barbera o una scatola di gianduiotti, bello è vincere ma non più di tanto. Sì, resta il piacere perfido di avere smentito i soliti noti che accusano la Juventus di rubare sempre e dovunque ma questi ultimi quattro anni sono stati diversi da tutti gli altri, perché la Juventus ha vinto "sul campo", là dove giudici e iene fuggite dallo zoo, le avevano tolto, potrei scrivere sottratto, altre vittorie vere. Le era già accaduto in passato di conquistare il titolo vincendo sul campo della Sampdoria. Allora c'era Boniperti, oggi Andrea Agnelli, però ieri assente all'evento, è la storia che si ripete e che continua ma con significato e fascino diverso. Ha vinto Allegri che aveva ricevuto una eredità delicatissima e si è ed ha liberato ambiente e critica dal peso di Conte. Ha vinto la società. Ha vinto la squadra. Per la Juventus anche questo non è affatto una novità. È la sua ragione di vivere il calcio.

Il resto è fuffa di chi osserva i vincitori.

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