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il commento 2

U na piccola coppa l'ha vinta anche la Juve. Quella della signorilità. In un mondo, quello del calcio italiano, in cui ogni domenica ci sono almeno dieci presidenti che si scagliano contro gli arbitri per rigori negati o presunti, sviste e fuorigioco, espulsioni e sudditanze, la Signora ha ritrovato il vecchio stile: nessuno che si sia aggrappato al potenziale rigore su Pogba, nessuno che se la sia presa con l'arbitro Cakir, da Marotta a Buffon solo dichiarazioni serene e nessuna polemica. A dispetto di moviolisti e provocatori vari che magari passano una stagione a fare moralismi in tv e poi in finale di Champions si scoprono tutti tifosi esagitati.

Ma signorilità è stata anche quella dei tifosi, centinaia e centinaia, che hanno atteso e applaudito i bianconeri nel cuore della notte a Caselle, come se avessero vinto. A qualcuno potrà sembrare provinciale, come se ormai in Italia ci si debba accontentare di onorevoli sconfitte, a noi è sembrato un gesto di grande cultura sportiva.

In un mondo, sempre quello del calcio italiano, che ne ha ben poca.

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