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il commento 2 Il catenaccio è arte non parolaccia


Ci sarebbe voluta una bella smorfiaccia di Mourinho. Forse il vecchio Mou l'avrebbe fatta, questo è un po' imborghesito e si è contenuto. Ma il calcio, la sua storia, la conoscenza di una tattica vecchia quasi quanto il pallone, avrebbe gradito una smorfiaccia a difesa. Tutti a parlare, soprattutto in Italia, di catenaccio del Chelsea, come ci fosse un'epidemia di lebbra. E pochi a conoscere la vera identità di un atteggiamento difensivo così chiamato. Il catenaccio nella sua accezione negativa è lo spregio del calcio: è il classico palla in tribuna e tutti chiusi nella propria area. Ma nella accezione positiva, non andrebbe neppure chiamato catenaccio, è un meraviglioso modo di difendersi e magari viaggiare con velocissimi contropiedi verso il gol.
C'è giornalismo italiano che dice catenaccio con senso di schifo e forse non si rende conto che ogni domenica assiste a partite da catenaccio. Era catenaccio anche quello di Sacchi, alla faccia di chi contesterà. Era bel gioco impostato su una solidissima fase difensiva. E il tre più due difensivo della Juve non è rapportabile al catenaccio?
Il catenaccio è nato quando il viennese Karl Rappan decise che la difesa andava solidificata con due terzini centrali. Poi lo chiamarono Riegel, verrou. Lo usò la Triestina di Rocco, la Juve scudettata 1950 di Carver. Poi ci fu l'Inter di Foni, quella di Herrera fu un'evoluzione. L'involuzione negativa è il calcio provinciale. Oggi chiunque giochi a quattro in difesa usa due centrali: dunque catenaccio. Il catenaccio esigeva un libero dietro allo stopper e oggi uno dei due centrali è compatibile con quell'esigenza. Il catenaccio pretendeva marcatura ad uomo, invece ora quasi tutti marcano a zona ed è questa la ragione per cui è sempre improprio anteporre il termine catenaccio a qualunque valutazione sulla tattica difensiva. Bisogna solo mettersi d'accordo: il catenaccio è un modo di giocare o soltanto di difendersi?
L'uso negativo vuol che sia un volgare modo di difendersi. Allora il Chelsea non ha fatto catenaccio perché ha imposto il suo modo di gestire la partita. Anche l'Atletico ha fatto catenaccio pur giocando in attacco. Ognuno gestisce come meglio crede. Nel ritorno Mourinho riavrà Hazard e Eto'o che, non dimentichiamolo, all'Inter faceva perfino il terzino.

Eppure nessuno si sognava di parlare di Inter catenacciara con lo stesso sprezzo di ieri sul Chelsea.

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