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La concorrenza cancellata con le gomme

Puntualissimo, come dai commenti della vigilia, il tema tecnico delle gomme «Ultra-Soft» di grande durata è stato il leitmotiv di questo Gp di Monaco, che ha riportato la Ferrari ai massimi onori

La concorrenza cancellata con le gomme

Puntualissimo, come dai commenti della vigilia, il tema tecnico delle gomme «Ultra-Soft» di grande durata è stato il leitmotiv di questo Gp di Monaco, che ha riportato la Ferrari ai massimi onori. E quando mai si è visto questo tipo di pneumatici reggere spavaldamente per metà gara? Per queste eccezionali percorrenze, come osservato, si è dovuto contenere visibilmente la prestazionalità delle macchine, con geometrie e cinematismi di sospensioni abbastanza limitativi, non certo al massimo della resa possibile. Ed è qui che la consumata esperienza (e sensatezza) dei tecnici di Maranello ha fatto clamorosamente vincere la partita in sede di qualifiche, contro una British-Mercedes a lungo dominatrice.

Ed è qui che la gara ha confermato mirabilmente i valori tecnici in campo, per la prima volta senza andare oltre alle «Super-Soft», ormai un pallido ricordo le stesse «Soft». Per primi, sono stati alcuni piloti ad affermare che le «Ultra-Soft» in assegnazione erano troppo dure per il teatro di Monte-Carlo, dove si è assistito in passato a capovolgimenti e ribaltoni. E sicuramente molta parte del pubblico avrà trovato la gara un po' troppo lineare e monotona.

Invece, da un punto di vista squisitamente tecnico e sportivo, è stato un segno di grande maturità correre con una sola fermata. Peraltro, con una affermazione di Vettel nonostante il cosiddetto «undercut» di Raikkonen, quindi con un forcing risolutivo, da vero campione. Una grande conquista sulla dispotica Mercedes d'Inghilterra e sulla ridimensionata Rbr. In un clima tanto moralizzato (Media Liberty) dalla scomparsa delle note mappature speciali, specie nelle qualifiche selvagge.

E proprio questa è la risultanza di maggior pregio, rispetto ai precedenti confronti truccati.

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