Sport

Conte fischia chi fischia e punta il Barça

Il tecnico stizzito per le critiche. Contro Messi & C. aspetta i gol delle punte

Conte fischia chi fischia e punta il Barça

La prima volta in stagione senza gol, tradita per una notte dai suoi bomber. Nell'Inter in piena emergenza, è dura sfondare se vengono a mancare i guizzi di Lukaku e Lautaro, considerando il gioco di Conte fatto di verticalizzazioni per il belga e sponde con l'argentino. Ma i nerazzurri vogliono e devono voltare subito pagina, con il tecnico che guarda il bicchiere mezzo pieno: il pareggio la Roma non è da buttare («non incontravamo una squadra di terza categoria», ha sottolineato Conte dopo la gara), la squadra ha creato qualche occasione da gol («in certe partite, se hai la chance non devi sprecarla, il portiere Mirante però è stato bravissimo») ma soprattutto non ha concesso niente agli avversari. Centrando il settimo clean sheet stagionale, il quinto in casa compreso quello con il Borussia Dortmund in Champions. Con Godin decisivo in fase difensiva e propositivo come piace a Conte anche nell'impostazione: l'ex Atletico Madrid si sta finalmente adattando a uno stile di gioco per lui molto diverso, abituato com'era a difendere arretrando e non aggredendo.

La nota stonata, i fischi alla squadra che non sono piaciuti al condottiero interista. «Sono contentissimo di ciò che stanno dando i ragazzi, dobbiamo stare uniti: spiace per questa reazione per qualche stop sbagliato, arrivata non dalla Curva ma da altri settori», il messaggio di Conte in vista della notte europea da dentro o fuori con il Barcellona. Nella quale ha già chiesto tabelloni spenti e concentrazione solo su quanto avverrà in campo, ma anche il sostegno del pubblico. La Nord si è unita all'appello: «Martedì tutto lo stadio per 90' di sostegno al di là del risultato».

Che per l'Inter è solo la vittoria. Come dovrà essere contro Fiorentina e Genoa prima della sosta e poi del mercato di gennaio. Dove Conte spera in qualche buona occasione per allungare la rosa, in attesa di recuperare gli infortunati (l'ultimo in ordine di tempo Candreva alle prese con il dolore alla schiena, è a rischio per la sfida con i Blaugrana). I cambi di venerdì sera erano Lazaro, Aasamoah e D'Ambrosio, non certo quelli utili per sbloccare uno 0-0. E priva di Sanchez, Sensi, Barella e Gagliardini, l'Inter ha dimostrato di avere poche alternative di livello, soprattutto in mediana. C'è da stringere i denti, in attesa di tempi migliori. Magari con un pass europeo in tasca.

Ma con un primato in campionato per ora salvo.

Commenti