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Conte, Garcia e Rafa quanto sono scomode le panchine dei top

La Juve ne parla a fine torneo, la Roma snobba Rudy. De Laurentiis pretende "innovazione". E a Milano...

Conte, Garcia e Rafa quanto sono scomode le panchine dei top

A volte pianificazione ponderata, altre improvvisazione disorganizzata che passa per grande intuito se le cose si mettono a funzionare. In mezzo c'è la sorte che si traduce in punti in classifica, giudice supremo per ogni conferma. Il presidente Spinelli in pseudo pausa a Montecarlo ha fatto una telefonata dopo l'ultima sconfitta e ha sancito il 15° esonero in serie A. Via Di Carlo, rientra Davide Nicola che non aveva mai lasciato Livorno. Fine stagione, non ce n'è uno saldo.
L'anno scorso la rivoluzione, Guardiola al Bayern, il dramma di Tito Vilanova imponeva un cambio a Barcellona, finiva il ciclo Ferguson allo United, ritorno di Mourinho al Chelsea, Ancelotti al Madrid, Mancini via dal City, Villa Boas al Tottenham, Blanc al Psg, Ranieri al Monaco, Mazzarri all'Inter, Garcia alla Roma, Benitez al Napoli. C'è fermento anche quest'anno, manfrine e minacce, richieste di garanzie che con i tempi che corrono pochi presidenti possono dare. E qualcuno mette le mani avanti come Fabio Capello che ha annunciato il suo ritiro: «Ferguson ha smesso a 72 anni, io a 71. Un anno di meno». E a Manchester sponda United c'è nuovamente bufera con David Moyes e Ryan Giggs pronto al doppio ruolo manager&player. Ma è una situazione d'emergenza, questa è un'altra panchina sul mercato, Josè Mourinho avrebbe potuto prendersi una pausa, diventa invece un buon pretesto per Antonio Conte che sta guadagnando tempo e intanto fiuta. Come il dg Beppe Marotta: «Il rinnovo di Antonio Conte? Ne parleremo a giugno dopo aver vinto qualcosa di grandissimo». Chi dei due abbia iniziato non è chiaro, di sicuro Conte ha rimbalzato l'offerta di 7 milioni del Monaco, non per amore ma in quanto vuole un top club e ha sempre in testa la Champions. C'è il Barcellona pronto all'addio di Tata Martino e anche l'altra Manchester in caso di fallimento del progetto Pellegrini, Arsene Wenger potrebbe essere al capolinea con l'Arsenal. I rumors dicono che c'è preoccupazione in casa Roma: attenta, il Psg vuole Garcia legato fino a giugno 2015. Laurent Blanc non ha convinto, il Psg sta spingendo verso un'autarchia pesante, vuole Pogba, Benzema e un tecnico francese. Il contatto c'è stato e il dg della Roma Mauro Baldissoni ha fatto poco per calmare la piazza: «La nostra priorità era creare un gruppo, ci sia o non ci sia Garcia, c'è la Roma». Il tecnico ha chiesto garanzie di progetto e rinforzi sul campo, nelle prossime ore Baldissoni e Sabatini avranno un vertice a Boston con James Pallotta. Se un tecnico si sente amato chiede garanzie, se la società si sente presa in mezzo fa notare che nessuno è indispensabile. Rafa Benitez dipende dalle lune di Aurelio De Laurentiis, il che non è esattamente quanto di più tranquillizzante, l'ultima del presidente è un'altra sciabolata: «I tifosi del Napoli sono legati alla tradizione - ha fatto sapere -. Io invece sono per l'innovazione continua». Intendeva Benitez? Poi per placare ha spiegato che si riferiva all'inno della squadra: «Basta con surdato 'nammurato, meglio un rap, perché il rap è un pò incazzato e ci permette di dire al mondo intero tutto quello che pensiamo». Milan e Montella a doppia chiave, il contatto anche in questo caso c'è stato, doppio perché è stata chiesta la disponbilità anche al ds Daniele Pradè, e sono arrivate possibili aperture. Naturalmente Montella ha smentito tutto, non ha altra scelta a pochi giorni da una finale di coppa Italia e a un piazzamento in Europa. Se Mazzarri, quotidianamente avvolto dall'amore di Thohir e dirigenza, dovesse salutare, finalmente per lui si aprirebbero le porte per quell'anno sabbatico che aveva promesso a Napoli. E poi Scolari, Frank De Boer, Christophe Galtier rivelazione nel Saint Etienne, Murat Yakin lo stratega del Basilea, Diego Simeone e Jurgenn Klopp che hanno promesso eterno amore ma chi ci crede.

E Ranieri dove va? Spalletti è in giro, il Parma sta stretto a Donadoni, Mancini non resta in Turchia e magari rientra Stramaccioni.

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