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A Conte manca un Balotelli

Adesso che il 2015 azzurro si è chiuso con l'ennesimo pari (in amichevole) dopo la striscia dei successi (in qualificazione), è possibile redigere il bilancio di Antonio Conte e di coglierne luci e ombre

A Conte  manca  un Balotelli

di Franco OrdineA desso che il 2015 azzurro si è chiuso con l'ennesimo pari (in amichevole) dopo la striscia dei successi (in qualificazione), è possibile redigere il bilancio di Antonio Conte e di coglierne luci e ombre. Nel caso della difesa della Nazionale, che è poi la stessa della Juve e che ha tradito più di un allarme in campionato, i numeri sono inquietanti: 12 le reti subite in 10 partite, troppe per i precedenti della pattuglia guidata da Buffon e per le aspettative legate al prossimo europeo. Barzaglione, a dispetto dell'età e delle lunghe soste per infortunio, è apparso, anche qui come a Vinovo, il più fresco e il più affidabile della compagnia segno che l'usura tradita dai sodali Chiellini e Bonucci è l'aspetto più preoccupante. In Francia bisognerà cautelarsi facendosi scortare da qualche giovanotto di sicuro avvenire: Romagnoli è il più pronto nell'Under 21 di Di Biagio. La sfida con la Romania ha fatto capire che il 4-4-2 del ct (già collaudato a Bari e capace di trasformarsi in fase d'attacco nello spericolato 4-2-4) è forse il sistema di gioco più utile alle caratteristiche del gruppo azzurro. Più che di Pirlo però è cosa buona e giusta attendere il ritorno del miglior Verratti da affiancare a Marchisio che ha mostrato il piglio e la freddezza (sul rigore) del leader. Florenzi a destra e El Shaarawy a sinistra possono diventare due frecce nell'arco: non a caso a Bologna hanno riscosso convinti applausi. L'altra spina nel fianco del ct che invoca convinzione e cattiveria quando c'è da custodire un risultato nel finale (sia col Belgio che con la Romania la parte finale è stata contraddistinta da un cedimento fisico avvilente) è rappresentata dall'attacco. All'appello manca un centravanti di livello. L'utilizzo fin qui di Pellè, Immobile, Zaza, Destro, Matri e da ultimo di Okaka, ha prodotto risultati modesti se non addirittura mediocri. Per fare strada nel prossimo europeo, ci sarà bisogno di ben altro materiale. C'è un solo talento in circolazione capace di offrire, per quel mese, il contributo di cui ha bisogno la Nazionale, già dotata di spirito, copione tattico e temperamento da guerriero. Si tratta di Mario Balotelli che si è sottoposto ieri all'intervento per superare la pubalgia. È vero non ha la testa, ha precedenti discutibili eppure è l'unico diamante grezzo che può luccicare la prossima estate. Le prossime amichevoli con Spagna e Germania possono rappresentare il test decisivo.

Se Balo dovesse mancarlo, beh allora amen.

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