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Llorente&Tevez gol, la Juve all'italiana va

Champions, i bianconeri si affidano al contropiede e sfatano i tabù di coppa. Per Vidal assist e rigore. Qualificazione più vicina

Llorente&Tevez gol, la Juve all'italiana va

Contropiede e Llorente per inseguire i sogni di Champions. La Juve rispolvera il gioco made in Italy, ma soprattutto vittoria e gol che, in trasferta, mancavano da una vita. Il successo dal febbraio 2013, il gol da 399 giorni: il bisontone spagnolo aveva messo la firma l'ultima volta contro il Real Madrid, ha riproposto il protagonismo per toglier la Juve dall'impaccio e scacciare la maledizione. Juve che vince con Llorente e santifica la notte con Carlitos Tevez, rispuntato fuor dalla maledizione sua e beatificato dalle gobbe del campo che hanno cambiato la direzione della palla. Il Malmoe porta bene all'Apache: a Torino tornò a segnare in coppa, qui in trasferta. Tutti segnali, come il finale della partita e il successo dell'Atletico Madrid contro l'Olympiakos che avvicina la qualificazione agli ottavi: a Torino basterà un pari.

Due tiri in trequarti d'ora: un po' fiacco il bottino della Juve nel primo tempo. Mettiamoci le condizioni del campo, che faceva ripensare a un San Siro vecchia semente, ma i problemi valevano anche per il Malmoe. Mettiamoci l'aggressività fallosa degli avversari, ma la Juve se l'è presa troppo comoda. La maglia verde invitava alla speranza, il giocar del pallone un po' meno, considerando che i bianconeri avevano l'obbligo di vincere. Allegri non lo avrà detto solo in conferenza stampa, si presume. Juve un po' chiusa all'inizio, con la tentazione di sfruttare spazi che gli svedesi non hanno lasciato con gran facilità. Juve da contropiede, che poi sarà l'arma vincente. Il primo realizzato da Lichtsteiner, con sprint da centometrista, ha prodotto l'occasione per il tiro di Vidal: potente nel calcio, ma così centrale da permettere la bella figura al portiere. Poteva essere un'idea, ma poi la Juve ha messo tempo per ritrovare il guizzo da brividi di Marchisio, infilatosi in area su preciso lancio di Vidal: calcio di destro, ma il portiere ha messo qualità per la respinta. Situazione che si ripeterà, più di una volta, nella ripresa, tanto da far pensare che il problema stava nel piede moscio del Principe .

Sintetizzata in due azioni la potenza da fuoco bianconera che ha inseguito i guizzi di Tevez e la solitudine di Llorente, pronto a sgomitare in mezzo all'area, ma niente più finché, nella ripresa, non gli è venuta l'ispirazione contropiedistica che l'ha condotto al gol.

La prima difficoltà bianconera ancora una volta è venuta dagli alti e bassi di Pirlo, spesso impreciso, non proprio ispirato e anche poco concentrato: per esempio, quando ha messo una palla sul piede di Forsberg e fatto partire un contropiede. Centrocampo grintoso, ma ha messo tempo per le giocate di qualità, Pogba un po' assenteista per una trentina di minuti, difesa caricata dalla vena di Chiellini e dall'attenzione di Buffon che, in uscita e con grande mestiere, ha messo al silenzio Forsberg quando si è incuneato in area.

Va anche detto che il primo tempo è stato la lenta messa a regime del motore che all'inizio della ripresa ha cominciato a girare a pieno ritmo. Il Malmoe ha perso un po' della sua verve, probabilmente sono pesate le due settimane di campionato fermo. La Juve ha pescato un quarto d'ora di fuoco in cui Tevez si è mangiato subito un gol, Llorente ha trovato il momento di gloria sul lancio del Principino, Marchisio ha provato il tiro ma, insieme a Vidal, è stato anima e cuore della squadra: duo implacabile nel gestire gioco e campo e nell'inseguire e ripartire. Vidal mister assist, il Principino mister incursione e la Juve è campata sul loro protagonismo fisico e calcistico. Buffon ha annichilito una conclusione di Adu, Llorente si è mangiato un'altra occasione di testa e, a quel punto, Allegri ha preferito la fresca vena di Morata che ha lasciato il segno solo sul palo. Poi Tevez è filato in contropiede con Pogba ed ha chiuso la storia. Morata è Johansson ci hanno messo un po' di lotta e lo svedese si è fatto espellere, invece Buffon ha messo le mani sull'ultimo tiro del Malmoe.

Tutti protagonisti: un non ti scordar per il nostro calcio.

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