Brasile 2014

Costarica-Olanda, Pinto carica i ticos portandoli al museo di Pelè

Nuova tattica del ct per motivare la squadra in vista della sfida con i tulipani. In patria boom di neonati chiamati con i nomi dei calciatori

Costarica-Olanda, Pinto carica i ticos portandoli al museo di Pelè

Non sarà la squadra più bella di questo mondiale, nè la più veloce, ma certamente è la più motivata. Esaltata da un ct euforico e perfezionista e da una Nazione dove i neonati si stanno chiamando con i nomi dei calciatori, la Costarica si prepara ad affrontare l'Olanda domani a Bahia con una strategia anti-naranja che prevede un allenamento emozionale prima che fisico. Come era avvenuto con l'Italia, quando ai giocatori era stato mostrato un video soap dei parenti. L'ultima trovata di Jorge Luis Pinto per far scorrere brividi di gloria nelle gambe dei ticos è stata quella di trascinare tutta la squadra al museo di Pelè. I 23 ragazzi hanno camminato tra le reliquie custodite nelle teche del "Rey del futbol", il museo di Santos dedicato al numero 10 brasiliano. Mezz'ora immersi nella storia del più grande calciatore di tutti i tempi. La tattica sembra aver sortito i suoi effetti.

Uno dei più estasiati dalla gita è stato l'attaccante di punta Joel Campbell. In piedi di fronte alla grande statua della Perla nera, Campbell si è immortalato con una serie di selfie accanto al suo mito di cera. A Roma, intanto, l'ambasciatore in Vaticano Fernando Sanchez ha ottenuto la benedizione per la squadra: ha consegnato a Bergoglio una maglietta della Seleccion personalizzata con la scritta Papa Francesco. Sul campo degli allenamenti, la ragnatela costaricana è pronta. Le indicazioni del tecnico: confondere il centrocampista chiave dell'Olanda Wesley Sneijder e neutralizzare l'attaccante Van Persie. La marcatura è affidata a Giancarlo Gonzalez, che già si era "occupato" con successo dell'uruguayano Cavani e di Mario Balotelli nel girone di qualificazione. Giocare la palla in velocità, bruciando i terzini arancioni sui tempi di reazione, sarà l'arma che la Seleccion metterà nei piedi di Campbell. Pinto si è raccomandato di non lasciare spazi ampi di manovra ai tulipani, che se hanno erba da cavalcare "sono mortali" si ripete nello spogliatoio costaricano. Il ct però è ottimista: "Dopo l'Olanda -ha dichiarato in un'intervista al quotidiano Aldia - possiamo parlare di finale". Se la "Sele" supera la scoglio di domani, si può insomma sognare in grande. L'ultima notizia dai medici è che il portiere, Keylor Navas, è in miglioramento e dovrebbe essere in campo nella sfida con gli arancioni. Il Paese si prepara a un tifo mai visto. Il Registro Civil segnala un boom di bebè a giugno chiamati come i calciatori: 22 Joel (come Campbell), 13 Bryan (Ruiz, l'altro attaccante), 4 Keylor, come il portiere Navas.

Trentanove battezzati con questi nomi contro i 15 del mese precedente.

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