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CR7 e la festa che non c'è Sbarco normale dell'alieno

Niente show all'Allianz Stadium. Le motivazioni: problemi organizzativi e di ordine pubblico

CR7 e la festa che non c'è Sbarco normale dell'alieno

Era il 5 luglio 1984, quando Diego Armando Maradona esaltò il San Paolo con qualche palleggio dei suoi e altrettanti giri di campo. Tifosi impazziti, stadio esaurito manco a dirlo e atmosfera elettrizzante per potere vedere da vicino quello che sarebbe diventato un eroe a tutti gli effetti. Qualcosa del genere se lo erano immaginato anche i tifosi della Juventus: lunedì prossimo, giorno in cui Cristiano Ronaldo sarà a Torino, non succederà invece nulla di tutto questo. Nonostante nelle scorse ore si fosse data per certa una presentazione in grande stile, con giochi di luce, la possibile presenza di un ospite musicale, persino un discorso di CR7 che si sarebbe concluso con fino alla fine e non c'è nemmeno il bisogno di spiegare il perché.

Invece, ci saranno soltanto la firma del contratto in sede, più le visite mediche e la rituale conferenza stampa. Stesso menù di sempre, per qualunque nuovo giocatore della Juventus: famoso e meno famoso. Ronaldo non farà eccezione, quindi. Strano, ma vero. Una scelta di basso profilo per il giocatore più importante al mondo, per l'acquisto che ha sconvolto l'estate pallonara di milioni di tifosi, per l'uomo che più di tutti dovrà pilotare la Juve verso la conquista della Champions League e via di questo passo. Nessun caso, è la voce che arriva da dentro il mondo bianconero: la festa non era mai stata annunciata e non ci sarà. Basta prendere atto e vivere sereni, pur se la (non) decisione ha lasciato delusi migliaia di tifosi che non aspettavano altro se non di conoscere le modalità per prenotare un posto allo Stadium: se ne faranno una ragione anche loro, del resto già soddisfatti per poter poi tifare per i prossimi quattro anni il fenomeno di Funchal.

Se poi il tutto suona strano, pace e amici come prima: la questura ha fatto sapere di non avere mai ricevuto indicazioni precise circa la possibile organizzazione della festa, mentre il preallarme arrivato già nei giorni scorsi agli steward che avrebbero dovuto gestire la logistica è stato fatto rientrare. Secondo un'altra versione molto romantica sarebbe stato lo stesso Ronaldo a preferire una presentazione sobria anche per non urtare la sensibilità e magari la suscettibilità dei tifosi del Real Madrid, orfani del loro eroe. Dopo di che, è pure possibile che l'evento sia saltato per la difficoltà a gestire in poche ore il sistema di prenotazione che sarebbe stato necessario adottare per consentire un regolare afflusso di oltre 40.000 persone all'interno dell'impianto. Nei cui pressi è in ogni caso scontato che ci saranno centinaia di tifosi, speranzosi di intercettare il portoghese nel suo tragitto verso il J-Medical: impresa ai limiti dell'impossibile, ma tanti vorranno comunque provarci.

Lunedì, insomma, Ronaldo sarà una sorta di ufo: comparirà e scomparirà quasi nel nulla. In attesa poi di materializzarsi negli Stati Uniti, quando si unirà ai compagni.

Dalle parti di Torino, su un campo da gioco, bisognerà in teoria aspettare la sfida in famiglia di Villar Perosa del 12 agosto: il delirio è solo rimandato.

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