Russia 2018

CR7 nella morsa Atletico Uruguay-Portogallo è un derby di Madrid

Gimenez e Godin blindano la difesa celeste. E l'asso Real sfida la coppia Suarez-Cavani

CR7 nella morsa Atletico Uruguay-Portogallo è un derby di Madrid

Sochi dista 5mila chilometri da Madrid, ma questa sera, prima ancora di Uruguay-Portogallo, si giocherà il derby tra Atletico e Real. Da una parte Godin e Gimenez, granitici difensori colchoneros, dall'altra il solito Cristiano Ronaldo, braccato nella Liga dagli armigeri di Simeone. Gli spunti di questo ottavo di finale sono molteplici, anche perché le trattative di mercato potrebbero cambiare rivalità e alleanze. Tanto per cominciare Josè Gimenez, protagonista di una stagione spettacolare all'Atletico, starebbe per traslocare dalle parti del Bernabeu. E' un obiettivo dichiarato di Florentino Perez che vorrebbe "regalare" a Lopetegui un centrale di livello per dare respiro a Sergio Ramos e Varane. Non è così scontato però che Gimenez e Ronaldo condivideranno lo stesso spogliatoio, soprattutto dopo l'ennesimo ritorno di fiamma di Mourinho che vorrebbe CR7 allo United. E se invece dovesse spuntarla il Psg, l'asso portoghese andrebbe a comporre un attacco atomico con il "nemico" Cavani. Ampliando il discorso sulla Liga, a Sochi si giocherà anche un pezzo del "Clasico" con il blaugrana Suarez contro il madridista Ronaldo, ad alimentare rivalità e rivincite della classica più prestigiosa del pianeta.

Tornando invece a Uruguay e Portogallo, la gara rappresenta una sfida inedita in una competizione Mondiale (l'ultimo confronto amichevole risale addirittura al 1972). La Celeste di Tabarez fa leva sulla difesa ferrea che non ha incassato gol nelle precedenti tre partite. Godin è in stato di grazia, Gimenez in formato Atletico e persino Caceres, che per alcuni sembrava ormai alla frutta, è risorto. La forza dell'Uruguay è racchiusa nell'organizzazione di gioco quasi maniacale. Un esempio su tutti: le cinque reti messe a segno dalla formazione di Tabarez sono state realizzate su palla inattiva (tre su sviluppi di corner, una su punizione diretta, un'altra su punizione indiretta). Un problema non da poco per il Portogallo che ha in Pepe e Fonte due centrali ben strutturati fisicamente, ma limitati nella dinamicità. I 4 gol fin qui incassati sono la prova evidente. Fernando Santos lo sa bene, ma rilancia: «Non dite che siamo Ronaldo-dipendenti, il mio organico non ha nulla da invidiare a quello degli avversari». Qualche correttivo è comunque previsto, con la conferma del navigato Quaresma sulla fascia destra di centrocampo, e l'innesto dal primo minuto di Guedes a fianco di Ronaldo. Quasi certa l'esclusione del milanista André Silva che non ha convinto Santos.

In casa Celeste Tabarez ha spiegato che «Ronaldo non mi ha tolto il sonno. Sarà una sfida equilibrata». Il ct sembra stimolato dall'idea di dare fiducia come esterno sinistro a Nandez. "El Barbaro" è una delle note liete dell'Uruguay: cresciuto nel Peñarol, è esploso nel Boca Juniors e riesce a giocare con la stessa disinvoltura da mediano così come da esterno sinistro. Spiazzato dall'inaspettata notorietà, sostiene di aver svoltato grazie all'hobby della pesca. «Prima ero molto aggressivo e impulsivo, da quando vado a pescare ho iniziato a comprendere l'importanza dell'attesa e il piacere della calma».

Atteso il duello tra Ronaldo, ieri in allenamento a segno da calcio d'angolo, e la dupla Suarez-Cavani. CR7 non li ha mai affrontati insieme, ma 13 volte singolarmente. Da quando Suarez è al Barcellona i due si sono sfidati otto volte nella Liga e una in Supercoppa, con un bilancio di sei gol dell'uruguayano e cinque del portoghese.

Contro Cavani, Ronaldo ha disputato quattro partite di Champions: CR7 ha segnato tre gol, l'asso del Psg uno.

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