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Crisi Vettel, Kimi davanti A San Paolo non è solo Rosberg contro Hamilton

Raikkonen 3°, Seb 5°: «Io troppo prudente...» Lewis pole. Nico (2°) campione solo se vince

Nico se è furbo, ed è molto furbo oltre che parecchio bravo, l'avrà già pensato. Così, giusto per curare ogni dettaglio della sua corsa iridata; così, giusto per tutelarsi. Perché a San Paolo il dio dei motori è capace di fare scherzi mondiali. Come nel 2008 con il povero Felipe Massa che, oggi, al suo ultimo Interlagos da pilota di F1, saluterà il pubblico di casa. Quel giorno ormai lontano Felipe fu campione del mondo per 500 metri e poi venne beffato da Hamilton graziato dal dio dei motori per interposto improvviso iper rallentamento di tale Timo Glock su Toyota che sotto il diluvio gli regalò la preziosa posizione con annesso cadeau iridato. Per cui Nico se è furbo, oggi, secondo tempo al via, dietro ovviamente a Lewis Hamilton che ha tutta l'intenzione di volergli rendere dura la vita fino ad Abu Dhabi, Nico dovrà correre evitando guai ma guardando anche verso il cielo visto che la pioggia attesa potrebbe complicare parecchio i suoi piani.

Osservando classifica e numeri e vittoria a parte che chiuderebbe i giochi oggi, a Nico per laurearsi campione del mondo basteranno un secondo e un terzo posto tra Brasile e la gara conclusiva di Abu Dhabi (lui ha 349 punti, l'altro 330). Solo che è rischioso far calcoli. Perché a San Paolo il dio dei motori a volte tifa Hamilton e Rosberg non può sapere, in caso di gara bagnata, quali scherzi potrebbero combinargli altri piloti: in primis le disperatissime e affamatissime Ferrari (3° un ottimo Raikkonen, 5° un pessimo Vettel) e l'incontrollabilissimo Verstappen al via dalla quarta piazza. Tanto più che non può sapere neppure con quale stato d'animo potrebbe avvicinarsi al Gp nell'Emirato del prossimo 27 novembre con mastino Lewis ancora più vicino.

Oltre all'accogliente Brasile è dunque su questo frullato di stati d'animo del compagno che conta l'inglese alla pole numero 60, cinque in meno di re Senna e a otto da mito Schumi. Anche perché sa benissimo - e lo dice a chiare lettere - che la pole «qui a Interlagos conta moltissimo visto che la pista è stretta ed è difficile sorpassare...». Quanto al possibile aiuto Ferrari, quello sarà ben accetto purché non leda le sue possibilità di vittoria. Raikkonen ha di nuovo fatto meglio di Seb in qualifica e Seb ha di nuovo fatto capire di non aver dato il massimo. «La macchina è ok, sono stato io troppo conservativo». Il che vuol dire prudente. Il che in F1 significa che il pilota è un po' bollito.

BCL

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