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Croazia-Spagna botte e proclami Ecco perché la Nations league è roba seria

di Tony Damascelli

Qualcuno ha ancora dei dubbi sulla Nation League? Dico sul significato e la veridicità delle partite? C'è qualcuno che si è perso Croazia-Spagna di giovedì sera? Hanno vinto i croati, è stato football aspro, Busquets ha strappato la maglia a Perisic, mentre Dejan Lovren difensore centrale del Liverpool si è vendicato della finale persa contro il Real Madrid, colpendo con una gomitata Sergio Ramos e raccontando su instagram, nello spogliatoio, subito dopo la partita, l'episodio e il motivo dello stesso: «Sono felice di avergli dato una gomitata, ah ah ah, 3 a 2» e poi ha lucidato lo stemma croato sulla maglietta deridendo quello spagnolo (probabilmente verrà sanzionato dalla commissione disciplinare Uefa). La Nation League è roba seria, il torneo ha cancellato le amichevoli inutili (l'Italia ne giocherà una martedì a Genk, nelle Fiandre, contro gli Stati Uniti, scomoda per i nostri club ma utile all'Uefa perché costituirà un alibi per testare il Var). Lo stesso Lovren ha lanciato un'altra sfida che conferma l'importanza del torneo: «e adesso andiamo a vincere a Londra», perché se la Croazia dovesse battere gli inglesi, si qualificherebbe, mentre l'Inghilterra retrocederebbe, con la massima vergogna nazionale. Lo stesso rischio corre la Germania, ultima con 1 punto nel gruppetto con Francia e Olanda. La Spagna rischia il primato e la stampa iberica critica Luis Enrique che ha il peggior avvio di tutti i tecnici della nazionale, con due sconfitte e tre vittorie.

Dunque la Nation League risulta agli atti la terza manifestazione dopo il Mondiale e l'Europeo. Snobbata o ignorata in avvio, ha assunto la dimensione giusta e ha raccolto, ad esempio, giovedì sera, quasi tre milioni di telespettatori italiani per la sfida di Zagabria.

Stasera tocca all'Italia, per l'onore, per il prestigio e - perché no? - per la classifica.

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