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Dazn rilancia la boxe ma la "vieta" ai minori

Dazn rilancia la boxe ma la "vieta" ai minori

M ilano ritrova la boxe con quel pizzico di internazionalità che non guasta. Sapessi com'è strano Non più il ristretto circolo delle piccole vedette lombarde, ma otto match, tre con titoli internazionali in palio (ScardinaKekalainen supermedi; Prodan-Jamoye welter; Trovato-Cruz Hernandez: piuma donne) e tante belle speranze per i ragazzi e le ragazze (alla faccia di presumibili mal di stomaco dei Collovati boys) che ci provano. Non più il club stile Old America del teatro Principe, bensì l'allure della fashion street milanese al Superstudio Più conosciuto per sfilate di modelle e modelli. Serata evento tra pugni e pupe, organizzato da Alessandro Cherchi e Opi Since 82 insieme a Matchroom Boxing Italy, con il contributo ideativo e finanziario di Dazn. Che dire? Tanto di cappello al gruppo Tv che ha cominciato a rifilarci partite di calcio a singhiozzo, ma ora si sta ampiamente riscattando nel mondo degli sport vari. Dazn ha messo a punto il calendario di un circuito, del quale fa parte l'Italia, che propone boxe nel mondo ogni settimana. Cherchi dovrà forgiare idoli e, forse, a giugno potrebbe riportare un vero mondiale al Palalido.

Si tratta dell'ennesimo tentativo di rilanciare la boxe in Italia, aprendo una finestra nel mondo. Ma poi c'è una finestra che si apre sugli schermi (stasera dalle 18,30), prima di ogni evento da combattimento, e sconcerta. Leggete un po': ATTENZIONE: il prossimo programma contiene, dall'inizio e per tutta la durata, scene di violenza e non è adatto a un pubblico di età inferiore ai 18 anni. Magari ora sparirà, ma a tanti non era mai capitato di leggere qualcosa di simile. Boxe e lotta sono sport olimpici che insegnano a incanalare l'ipotetica violenza nei regolamenti. C'è meno violenza in uno scambio di pugni che in certi interventi calcistici. Sembra un controsenso: Dazn propone e vuol bene alla boxe, ma la tratta come un filmaccio tra sangue e omicidi. Cherchi ne è rimasto sconcertato, avendo ragazzini di 8 anni che combattono in palestra, non solo belle ragazze. Dazn si aggrappa a ordini superiori. Vista così, pare davvero non creda al valore dello sport della boxe.

In caso contrario perché vietarla ai minori, quando i minori la praticano e non la intendono come violenza? Chi scrive ha visto boxe dall'età di 6 anni e non ne è stato turbato, semmai affascinato.

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