Russia 2018

De Biasi: "Potevo essere ct dell'Italia al posto di Ventura, ma qualcuno non volle"

L'Italia sfiderà l'Albania di De Biasi che ha dichiarato: "Detesto l’invidia e gli invidiosi, ma allenare l'Italia sarebbe stato il coronamento della carriera"

De Biasi: "Potevo essere ct dell'Italia al posto di Ventura, ma qualcuno non volle"

Domani sera, alle ore 20:45 allo stadio Renzo Barbera di Palermo, l'Italia di Giampiero Ventura giocherà contro l'Albania di Gianni De Biasi in una sfida valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018. Per gli azzurri sarà una sfida delicata contro un avversario comunque ostico che ha dimostrato di poter dare filo da torcere a chiunque. L'Italia ha 10 punti in classifica, come la Spagna, ma occupa il secondo posto della classifica per via delle differenza reti a favore delle Furie Rosse, +14 contro il +7 degli azzurri.

De Biasi, dunque, proverà a far male all'Italia: il commissario tecnico della nazionale albanese, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua esperienza sulla panchina dell'Albania: "Cinque anni fa non avrei mai detto che sarei rimasto su questa panchina per tanto tempo: a loro avevo risposto addirittura “No, grazie”. Poi in un hotel di Milano furono così convincenti che a fine colloquio mi telefonò il Lecce e dissi no: avevo già stretto la mano. Ho bisogno di sfide sempre fresche: quella che mi propose l’Albania nel 2011 era freschissima, lo è pure sognare ancora il Mondiale, nonostante la ragione dica altre cose". De Biasi ha poi svelato un retroscena di mercato che lo riguarda direttamente: "Detesto l’invidia e gli invidiosi: per questo, anche se la Nazionale sarebbe stato il coronamento di una carriera fatta quasi tutta in provincia con la picozza, non invidio Ventura. Sì, oggi potevo essere al suo posto. O perlomeno questo avevo sperato, e molto, dopo aver incontrato un dirigente Figc: pensavo di essere il primo, poi improvvisamente è cambiato qualcosa e Ventura mi ha sorpassato. Cosa è cambiato l’ho saputo a novembre a Como, al Symposium dell’associazione europea allenatori: a cena Tavecchio mi ha raccontato che una persona, una sola, mi ha ostacolato ponendo il suo veto. Mi ha anche spiegato chi è, certo, ma è presto per rivelarlo. Lo dirò appena possibile, anzitutto all’interessato: magari non manca così tanto...

".

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