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La Dea e la Signora: così amiche, così nemiche

L'Atalanta vuole fare un altro dispetto dopo la rimonta in campionato: cerca la finale di coppa Italia

Domenico Latagliata

Sono da sempre società amiche, Juventus e Atalanta. Però qualche dispettuccio ogni tanto se lo fanno. Sul campo, lo scorso 1 ottobre, i bianconeri andarono sul 2-0 ma si fecero poi rimontare nel finale e sbagliarono addirittura un rigore con Dybala. E in estate le società battagliarono per il futuro di Spinazzola, infine rimasto a Bergamo (prestito biennale) nonostante Marotta e Allegri avessero fatto di tutto per anticiparne il ritorno a Torino: arriverà invece il prossimo giugno, con il suo attuale compagno Caldara. Dulcis in fundo, Gasperini: bianconero dentro, pagherebbe di tasca sua per giocare un brutto tiro ai colori tanto amati. Intanto, la Dea ha preso il posto del Napoli nella semifinale di Coppa Italia che vedrà stasera disputarsi il match di andata. «L'Atalanta è una realtà, non una rivelazione così ieri Allegri -. Ha fatto benissimo in Europa ed è cresciuta anche in autostima. Giocare a Bergamo è sempre complicato». Come appunto testimoniato dal match di campionato di quattro mesi fa. Di suo, comunque, la Signora metterà la consueta fame andando a caccia della quarta finale di Coppa consecutiva: le prime tre le ha sempre vinte. «Snobbare qualsiasi competizione è un errore. Non giochiamo per mille obiettivi a stagione: sono tre, tutti importanti. E poi andare a maggio a Roma è sempre bello». Se poi c'è un trofeo in palio, ancora meglio.

È allora giusto aspettarsi una Juventus motivata («se l'Atalanta dovesse eliminarci, non potremmo consolarci con la scusa di quello che abbiamo già vinto»), con Buffon di nuovo in campo dopo due mesi e il quarantesimo compleanno appena festeggiato, i recuperi di Matuidi e Marchisio, Chiellini di nuovo titolare e Higuain appena tornato al gol dopo oltre 700' di astinenza: «Sono contento abbia di nuovo segnato, ma a livello generale le prestazioni vanno migliorate. A Verona siamo andati dietro al tran tran della partita, ma è sempre difficile giocare contro chi mette dieci uomini dietro la linea della palla. Quando loro sono rimasti in nove siamo stati bravi, perché ci voleva pazienza: sembrava un'esercitazione di quelle che si fanno in allenamento». Acqua passata e Napoli sempre a più uno, per uno sprint tricolore lunghissimo. Mentre sul mercato siamo alla volata finale: Politano è l'oggetto del contendere, soprattutto dopo che la visita di ieri in Germania ha confermato che Cuadrado si deve operare per la pubalgia, probabilmente già nelle prossime ore.

Invece Han il giocatore che la Juve ha quasi in mano ma che De Laurentiis vorrebbe soffiarle: non resta che attendere.

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