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Un Destro in faccia ai diffidenti: "Qui perché il Milan è il Milan"

Mattia ieri a Milano dopo sfottò e dubbi sul viaggio di Galliani a Roma. L'ad: "Berlusconi non ha mai smesso di investire. Pronta la maglia n.9"

Un Destro in faccia ai diffidenti: "Qui perché il Milan è il Milan"

Adesso qualcuno dovrebbe chiedere scusa almeno con la stessa forza con cui lo aveva deriso: Mattia Destro ha detto sì al Milan e Adriano Galliani ha vinto su tutto il fronte. Aveva fatto il giro del mondo l'ad al citofono e poi a colazione da solo: non è andato a Roma per prendere Destro, è andato da Sabatini per chiederlo gratis. E giù a ridere. Invece è andata proprio così: Galliani è tornato a Milano con un contratto di 700mila euro per il prestito e 16 milioni per il riscatto da pagare in tre rate. Mentre attendevano Destro in Stazione Centrale, i tifosi alla vista di Galliani gli hanno urlato: «Adesso prendici un centrocampista, va bene anche a parametro zero...». Destro è arrivato a Milano con un triennale a 2 mln più la garanzia di Sabatini di intascare il premio per la qualificazione Champions della Roma. Tra le due società era già stato tutto perfezionato, le perplessità del centravanti erano dovute al diritto e non all'obbligo di riscatto, persuaso da papà Destro e l'agente Vigorelli .

Un saluto al suo vecchio club: «Grazie Roma: ero un ragazzino e mi hai fatto diventare grande... E qui ho scoperto che l'Amore con la A maiuscola esiste davvero!». Poi il suo ingresso al Milan: «Sono contentissimo di essere qui, sono stupito da quest'accoglienza. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare. Chi mi ha convinto? Non ce n'era bisogno, il Milan è il Milan». Alla Stazione Centrale c'era anche Galliani ad attenderlo: «Sono soddisfatto, il numero di maglia lo sceglierà lui, la 9 comunque è libera. Berlusconi non ha mai smesso di investire nel Milan ma Antonelli e Munoz non arrivano, Pazzini resta. Con Armero c'è l'accordo col Genoa, ora deve decidere lui». Metà bugie e metà verità. Destro era già in direzione visite mediche, questa mattina la firma sul contratto.

La Roma perde Destro e anche Strootman che oggi va sotto i ferri, intervento in artroscopia, per rimuovere del tessuto fibroso al ginocchio sinistro: «Non è grave - ha detto l'olandese -, torno presto e più forte di prima». Si prevedono quattro settimane di stop e la Roma non può aspettare, in arrivo una punta da scegliere in questo mazzo: il brasiliano dello Shakhtar Donetsk Luiz Adriano ma la rischiesta è 20 mln subito, Seydou Doumbia attaccante del Cska pare particolarmente gradito a Rudi Garcia, nel Dnipro gioca l'esterno sinistro ucraino Konoplyanka, il sogno di Sabatini resta Jovetic, complicata la situazione legata all'egiziano Mohamed Salah pronto a vestire la maglia della Fiorentina. Il suo cartellino sarebbe stato inserito nell'affare Cuadrado e dovrebbe sbarcare a Firenze in prestito per 18 mesi.

E il colpo basso alla nostra serie A arriva proprio da Londra, Mourinho è arrivato a Cuadrado, fra Chelsea e Fiorentina siamo ai dettagli, l'offerta è di 31 mln più bonus, la stampa inglese dà per certo il suo impiego sabato nel big match contro il Manchester City. Allarme bianconero: La Dernière Heure scrive che la Juve tenterà il colpo Axel Witsel individuato come il sostituto di Pogba che Raiola vuole portare via da Torino e intanto gioca sui nervi: «Meglio venderlo e poi pentirsi. Se non lo vendono la società non avrà i soldi per costruire una squadra da Champions». Paul ha stregato Madrid, Chelsea, Psg e City, ma non se ne parlerà fino a giugno. Forse. Ieri due presentazioni, Samuel Eto'o alla Samp: «Mi hanno preso per segnare, ma so anche sacrificarmi», e Marcelo Brozovic all'Inter: «Mi piace Frank Lampard e spero di diventare come lui. Inter fantastica, è stata una mia scelta. Sono giovane, sono qui per crescere e migliorare. Spero di diventare un giocatore completo tra qualche anno». Intanto Mancini sogna sempre Yaya Tourè in nerazzurro: «L'ho avuto cinque anni fa, è stato difficilissimo portarlo al City come per David Silva. È un giocatore fantastico e in futuro, se vuole cambiare e provare a giocare in Italia, le porte dell'Inter per lui sono aperte».

Osvaldo al Toro? Manca solo l'ufficialità.

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