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Dietrofront dei club ribelli Salvi Europei e preolimpico

Retromarcia. Come era (quasi) logico che fosse. E allora: Reggio Emilia, Sassari e Trento hanno rinunciato alla possibilità di giocare nella prossima Eurocup, organizzata dall'Uleb e non dalla Fiba. Ieri, dopo un incontro avvenuto al Foro Italico presenti i club dissidenti, la Fip e il Coni, è arrivata la fumata bianca: l'Italia ora non rischia più sanzioni da parte della Fiba, che aveva minacciato l'esclusione da Eurobasket 2017 e, soprattutto, paventato l'ipotesi di spostare il torneo preolimpico da Torino (4-9 luglio). «E' un risultato figlio di buonsenso, logica e rispetto verso quelli che sono i ruoli istituzionali e sportivi», ha poi sottolineato Giovanni Malagò, numero uno del Coni. Il peso di Patrick Baumann, segretario generale della Fiba ed elemento influente all'interno del Cio, ha insomma avuto la meglio e l'Italia, vista anche la candidatura di Roma per i Giochi del 2024, ha preferito non correre rischi. Secondo il numero uno della Federbasket, Gianni Petrucci, «è tornato il sorriso: i club sono stati propositivi, non c'è stato alcun momento di tensione». In realtà gli stracci sono volati nei giorni scorsi: arrivati al dunque, hanno però per il momento vinto la Fiba e le istituzioni. A facilitare l'esito, pare ci sia anche la consapevolezza che Sassari, Reggio Emilia e Trento non dovranno pagare multe salate all'Uleb per avere ritirato la loro adesione alla futura Eurocup: la prossima traduzione operativa dell'accordo dovrà chiarire tutti i termini dell'intesa. «I tre club giocheranno il campionato al cento per cento», ha chiuso Malagò.

DLat

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