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La difesa di Inzaghi «Prendetevela con me»

L'allenatore difende il gruppo, Bonera e De Sciglio «Aspettate dicembre, sappiamo dove migliorare»

MilanelloSiamo già al famoso «giù le mani dal Milan». Evocato da Pippo Inzaghi appena i quesiti lo incalzano e gli chiedono conto delle scelte e degli orrori di Empoli, commessi in difesa e non soltanto. «È presto per trovare i colpevoli, aspettate dicembre, piuttosto prendetevela con me» esorta i cronisti mostrando il petto più per dimostrare al gruppo che ha il temperamento giusto del condottiero che per trasformarsi in un San Sebastiano, trafitto della frecce nemiche. Ai bei tempi andati, i 5 in pagella rimediati qualche volta non furono mai incassati con disinvoltura. «Non è il caso di cercare sempre un colpevole» avverte ancora Inzaghi senza avventurarsi in una filippica contro i media che molte antipatie «addusse agli achei». Anche se comprende bene che talune domande («perche gioca sempre Bonera?») toccano tasti sensibilissimi e interrogano il suo lavoro di tecnico. E allora ecco le risposte più interessanti. Per esempio proprio su Bonera: «Ha sbagliato solo sul primo gol, non sul resto. E se ha sempre giocato anche con altri allenatori nel passato, vuol dire che ha riscosso la loro fiducia. Sul secondo gol non c'entra nulla, noi difendiamo a zona sulle punizioni». Per esempio su De Sciglio, segnalato in una pericolosa involuzione: «Gli ho parlato, non ha ancora la brillantezza, sta pagando forse il mondiale, si sta adattando a giocare a sinistra ma lui ed El Shaarawy sono una garanzia per me e per la Nazionale». Per esempio sulla nota e maltrattata organizzazione difensiva: «Ho guardato anche le altre partite, e molti han preso gol da calcio piazzato, non siamo gli unici. A Empoli ci sono stati errori di disattenzione, siamo andati in bambola dopo una buona partenza, sappiamo dove dobbiamo migliorare, piano piano troveremo la quadra». La conclusione è un altro must, già sentito in circostanze analoghe: «Troppo facile dire che è più bravo quello che non gioca. Se una squadra prende gol, la responsabilità dev'essere di tutta la squadra».

Le risposte immediate sono affidate ora a Cesena, altro viaggio pieno di insidie, e durante il quale è possibile collaudare, per la prima volta dall'inizio, il nuovo sistema di gioco scelto dopo la rimonta di Empoli raccogliendo i consigli del presidente Berlusconi («la sua presenza ci offre una carica incredibile, è una risorsa per noi, io ascolto tutti, poi decido»), valorizzando anche le caratteristiche di una squadra che ha in attacco le maggiori qualità e in difesa le più vistose fragilità mentre a centrocampo le pedine sono contate (nonostante il recupero di Essien).

Per migliorare la tenuta stagna del Milan (seconda peggiore difesa del torneo con Sassuolo e Cesena), in attesa del rientro a tempo pieno di Alex, giocherà Rami al fianco di Zapata.

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