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Dispetto Real alla Juve Higuain verso Napoli. E Thohir pressa Moratti

L'argentino inserito nella trattativa per Cavani. L'indonesiano: "Pregate per farmi avere l'Inter"

Dispetto Real alla Juve Higuain verso Napoli. E Thohir pressa Moratti

Erick Thohir a Giakarta invita il popolo indonesiano e quello interista a pregare affinchè vada a buon fine la trattativa, Massimo Moratti resta tiepido, segno che la storia va avanti. Poi il presidente ha parlato anche di giocatori senza ripetere i paletti fondamentali di questa sessione di mercato: dopo un'annata del genere tutti cedibili tranne Kovacic, e poi prima si vende, quindi eventualmente si compra. Significa che se arriva l'offerta buona, parte chiunque, anche se per qualcuno deve proprio essere pesante: «Aspettatevi di tutto - ha voluto precisare Moratti -. Vedremo cosa ci sarà in uscita e in entrata che soddisfi il modulo di Mazzarri salvaguardando il patrimonio della società. Ranocchia resta, fa parte del reparto a cui dobbiamo dare peso ed è uno dei giocatori più forti in Italia in quel ruolo. Guarin è fra i più richiesti, ma è anche quello su cui puntiamo di più».

Sono segnali, in realtà Walter Mazzarri ha ricevuto pieni poteri nel suk del mercato, il presidente lo giudica equilibrato e concreto, si fida. E il neo allenatore nerazzurro ha già tracciato delle righe. Capitano davanti alla difesa a tre e perno della squadra sarà Esteban Cambiasso, poi Handanovic, Juan Jesus e Palacio, con Cassano c'è un discorso chiaro e dipende tutto dal barese altrimenti a dicembre trasloca. Poi Osvaldo, un vecchio desiderio, uno che secondo Mazzarri può fare venti gol a stagione, perfetto in tandem con Palacio al punto che Icardi potrebbe essere sacrificato prima ancora di vestire nerazzurro. Si tratta di reperire almeno 15 milioni da girare a James Pallotta e altri venti a Cellino per Naiggolan, qualche cessione sarà inevitabile. Dusan Basta, 29 anni, è un'operazione quasi conclusa, il mancato riscatto di Gargano non ha messo di buon umore Aurelio De Laurentiis, ammesso che ci fossero nomi di ex sull'agenda di Mazzarri. Dejan Stankovic dovrebbe rescindere con mille grazie, Chivu ha da tempo avvisato che gioca solo da centrale, al momento il reparto più affollato. Il resto si gioca l'Inter a Pinzolo dopo canonica chiacchierata di trenta minuti con Mazzarri.
Intanto il Milan tiene Carlitos Tevez in ostaggio. El Shaarawy, fanno sapere in Turati, è un discorso separato ma questo significa che se ne parla. Così come Diamanti, altro possibile rossonero. Chi lascia è il capitano Massimo Ambrosini, è arrivato al Milan nel '95, fanno 18 anni con un intermezzo a Vicenza nel '98. «Se Abbiati è d'accordo -ha fatto sapere Galliani - il prossimo anno Montolivo sarà il capitano»

Però a questo punto uno si chiede: d'accordo Ogbonna, ma la Juve? Il regalo di nozze di Florentino Perez a Conte è stato poco apprezzato: «Se pensano di offrire 30 milioni per Higuain, è meglio che non vengano - ha dichiarato il presidente del Madrid -. Quella cifra non basta. E poi nessuno ce l'ha chiesto, nemmeno la Juventus». Ma come? Non si erano visti, non c'era un accordo congelato in attesa dell'ufficialità di Ancelotti?

Beppe Marotta e Andrea Agnelli dopo la cena di Madrid, erano convinti di poter chiudere a 23 milioni, ma Florentino ha intuito che la Juve è con l'acqua alla gola e quindi ci marcia. Poi c'è Andrea Pirlo. Carlo Ancelotti appena ha saputo del Madrid lo ha chiamato e gli ha promesso un triennale, poi si è visto con Florentino e si è sentito rispondere: lasci perdere, non se ne parla, contatti sospesi. Terzo ostacolo Edinson Cavani. L'uruguayano vuole Madrid, Ancelotti vuole Cavani, Florentino Perez vuole accontentare entrambi e a De Laurentiis, se vera, ha fatto l'offerta irrinunciabile: 45 milioni, l'incasso di due amichevoli e Gonzalo Higuain.

Questo non significa affatto che la Juve sia tagliata fuori su Tevez, Higuain e Jovetic la cui trattativa sta proseguendo sotto traccia, dopo tutto il clamore dei giorni scorsi.

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