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Donnarumma, il rinnovo: "Cerco casa a Milano". Ma Raiola ha le chiavi...

Oggi scade l'ultimatum del Milan al portiere che si confessa a GQ. Ieri vertice con l'agente

Donnarumma, il rinnovo: "Cerco casa a Milano". Ma Raiola ha le chiavi...

Nel mercato milanista dei fuochi d'artificio, uno dopo l'altro, Andrè Silva, il portoghese designato da CR7 quale successore, l'ultimo di una lista eccellente, manca solo la bomba. Ai tempi, gli specialisti di Napoli, la chiamavano maradona: perché era la più ambita e quando deflagrava faceva tremare i vetri di mezza città. All'appello manca la decisione solenne di Gigio Donnarumma e del suo discusso agente Mino Raiola attesa per oggi, ultima data disponibile secondo Fassone e Mirabelli pronti a varare un piano B in caso di rottura.

Per confezionare la risposta alla proposta molto ricca del Milan (4,5 milioni netti l'anno per 5 anni), a Montecarlo ieri pomeriggio c'è stato un vero e proprio summit con la partecipazione di Raiola, suo cugino Enzo, diventato l'ombra del portiere rossonero, e la famiglia del ragazzo che vuole recitare nella trattativa un ruolo di primo piano. È la prima volta che Raiola delega a una sorta di decisione assembleare la scelta definitiva, segno che deve muoversi in un recinto ben delineato. Il paletto più vistoso e ingombrante l'ha piantato proprio Gigio Donnarumma, a sorpresa ieri. Con un'intervista esclusiva rilasciata al mensile GQ diretto da Giuseppe De Bellis e firmata da Paolo Condò ha anche voluto rispondere all'interrogativo di tifosi e addetti ai lavori («perché non parla?»).

Il colloquio è avvenuto il 23 maggio in un albergo del centro (presente anche un esponente dell'ufficio stampa del Milan) ma 72 ore prima della sua pubblicazione, via mail, il mensile ha ricevuto dalle parti coinvolte (Raiola, ndr) la conferma che non erano cambiate le posizioni in campo. Donnarumma è stato molto esplicito nella parte riferita al tema del contratto e alla sua volontà. Ha detto: «Sono molto legato al Milan e sono sereno perché tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà». In privato e dinanzi a Raiola e Mirabelli, era stata già espressa nell'incontro di Montecarlo. Da ieri è diventata pubblica e solenne. Come potrebbe spiegare l'eventuale exit strategy visto che i commenti acidi sul web lo hanno già ferito? Per rendere ancora più netto il suo messaggio, Gigio ha svelato un dettaglio privato. «Sto cercando casa a Milano, il centro è bellissimo e la cerco proprio lì, dev'essere grande per ospitare tutta la mia famiglia» ha precisato anche per sottolineare il legame ombelicale con i suoi cari e in particolare con la mamma che lo seguiva durante le prime esibizioni («e se si allontanava da dietro la porta per prendere un caffè io piangevo»). Poi ha raccontato di un episodio rimasto fin qui segreto. Dopo il rigore all'ultimo secondo di Juve-Milan, «mezz'ora dopo perché prima ero infuriato, Dybala è venuto a salutarmi e mi ha detto siamo uno a uno», riferimento esplicito al rigore parato da Gigio a Doha nella finale di Supercoppa.

Donnarumma ha parlato ma anche ribadito la fiducia nel suo agente. «Io, Mino, Enzo Raiola e la mia famiglia formiamo una squadra, la mia priorità è nota ma è giusto che i miei interessi siano rappresentati al meglio»: è questa la spiegazione della riunione di ieri a Montecarlo. E del nodo (rappresentato da una clausola per liberare il giocatore) che fin qui ha impedito l'accordo. Il Milan è rimasto tutto il giorno in attesa di un segnale di fumo, un sms, una telefonata.

L'esito di questa trattativa rischia, in caso negativo, di rovinare i rapporti con l'agente che cura anche gli interessi di Abate, Bonaventura e Rodrigo Ely.

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