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Dopato record a 11 sostanze: "Sono ignorante"

Un rugbista dell'Amatori Catania: "Volevo fare una gara di body building. Non pensavo che l'effetto durasse così..."

Dopato record a 11 sostanze: "Sono ignorante"

Positivo a undici sostanze vietate. Se ci fosse una classifica dei record nel doping, sarebbe suo. Ci potrebbe scappare una facile ironia se non fosse che quel mix più che esplosivo si sarebbe potuto rivelare mortale, sostengono gli esperti. Per intendersi, le conseguenze vanno dall'infertilità all'infarto. Tutto causato da un concentrato di anabolizzanti che a metterli in fila ci vuole un trattato. Tra questi, una sostanza sarebbe stata assunta per nascondere la crescita delle ghiandole mammarie.Tutto si sarebbe aspettato Davide Vasta, rugbista dell'Amatori Catania che milita nel campionato di serie B, tranne che vivere i suoi «quindici minuti di celebrità», pronosticati a ogni essere umano da Andy Warhol, come presunto dopato record. Anche perché a sentire lui l'assunzione risale a un anno fa, quando aveva lasciato il rugby per il body building: «Ho preso dei farmaci in vista di una gara nazionale in questa disciplina».

Ora quel cocktail rischia di pagarlo a caro prezzo, con un conto presentato in ritardo perché l'intruglio rimane nel corpo e quindi rintracciabile anche per un periodo di tempo lungo diciotto mesi. Vasta fa mea culpa: «Sono sotto choc. Ho assunto delle sostanze per ignoranza. Ho commesso un grave errore e sono pentito. Chiedo scusa». Lo stesso rugbista avrebbe saltato un controllo post gara per un improvviso ricovero in ospedale. E adesso è stato pizzicato in un controllo fuori competizione, insieme a un altro compagno, Alessio Scuderi («solo» quattro sostanze vietate). Probabilmente messo nel mirino dalla Nado-Italia, la commissione antidoping, come la pentathleta Gloria Tocchi, in corsa per Rio con tanto di borsa di studio di 10mila euro del Coni, e risultata positiva a un controllo mirato.

Tutti e tre sospesi in via cautelare dal Tna, il tribunale antidoping. Per Vasta l'obiettivo non era a cinque cerchi, bensì una meta in un campo di provincia o una gara di culturismo. È solo la conferma che il doping non è questione di categoria o traguardi, attraversa lo sport senza distinzioni. E non è dato sapere se poi quella gara di body building Vasta l'abbia vinta.

Ma alla fine per lui è stato comunque un successo perché è sopravvissuto a una «bomba» che gli sarebbe potuta costare la vita.

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