Duck, coreano oltre il muro del suono. Debutta in coppa Davis il tennista sordo
3 Febbraio 2017 - 09:16L'Italia parte favorita in casa dell'Argentina campione, ma senza i suoi big
Nello sport, come nella vita, non bisogna mai arrendersi alle avversità. Nemmeno quando il destino maledetto ti fa nascere sordo e credi che esistano barriere così alte da impedirti di raggiungere un sogno, il tuo sogno. Ecco, il 18enne Duck Hee Lee, in fondo, ce l'ha fatta. È riuscito persino a battere il muro del suono.
Non è come gli altri, il tennista coreano. È di certo speciale, ma nel senso positivo del termine. Quando gioca a tennis, lui non sente niente. Ma è questo, e sembra difficile da credere, il suo vantaggio rispetto ai tanti giocatori che ha incontrato e continua ad affrontare. Non sente chi gli sta attorno, che sia l'avversario o il pubblico, fattori che possono distogliere l'attenzione. Di contro, però, Duck non sente il suono della pallina, non sente le chiamate degli arbitri e dei giudici di linea. Infatti, capita di frequente a Duck di continuare a palleggiare nonostante abbia già conquistato il punto.
Ma cosa è meglio dello sport, splendida metafora della vita, se non l'occasione perfetta per superare le barriere (del suono in questo caso) e le distanze?
Duck Hee Lee ha pronta la risposta. «Non lo vivo come un problema ha dichiarato il coreano n° 139 del mondo -. Non ci sento dalla nascita, quindi ho sempre giocato a tennis con il mio metodo. Dove non arrivo con l'udito, posso rimediare con la vista e l'istinto». E nella notte, al debutto con la sua Nazionale, giocherà in casa, a Gimcheon, il primo turno di Coppa Davis contro l'Uzbekistan di Istomin, insomma uno che ha buttato fuori agli ultimi Australian Open un certo Djokovic. Sordo o son desto?
Nel World Group invece oggi l'Italia capitanata da Barazzutti affronta, sulla terra rossa del Parque Sarmiento di Buenos Aires, l'Argentina campione del mondo. Paolo Lorenzi sarà il primo a scendere in campo (alle 15 in diretta su Supertennis) contro Pella, seguito da Fognini, impegnato con Berlocq, mentre Seppi e il redivivo Bolelli faranno coppia domani in doppio. Ma se gli azzurri sono al completo, non si può dire lo stesso della Nazionale albiceleste, rimaneggiata a causa dei forfait di Del Potro e Delbonis, protagonisti nella rimonta da 1-2 a 3-2 nell'ultima finale vinta nella tana dei croati.
Dunque, l'Italia parte con i favori del pronostico.
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