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Lo schiaffo di Dybala a Conte: "Aspetto chiamata dell'Argentina"

La punta sudamericana del Palermo, che ha la cittadinanza italiana dal 2012, dice no alla maglia azzurra: "Sogno di giocare con Messi"

Paulo Dybala segna un goal nel match contro il Genoa
Paulo Dybala segna un goal nel match contro il Genoa

Grazie Italia ma il sogno resta la maglia «celeste e bianca». Paulo Dybala, corteggiato da Antonio Conte visto che ha ottenuto la cittadinanza italiana il 13 agosto 2012 grazie alle origini della nonna materna, ribadisce il suo no all'azzurro. «Non potrei difendere i colori di un altro Paese come se fossero i miei, preferisco aspettare una chiamata dell'Argentina», ha confessato l'attaccante del Palermo al quotidiano «Olè». Del resto il «Tata» Martino ha ammesso di tenerlo d'occhio «e per me è già un sogno che il ct della Seleccion mi conosca. Uno lavora per questo, è quello che desidero da quando ho cominciato a dare calci a un pallone. Quando sono arrivato a casa e ho letto che parlava di me, non ci credevo. Ma devo continuare a fare le cose per bene al Palermo perchè un giorno arrivi la convocazione, non posso rilassarmi». Certo, la concorrenza è enorme «ma non dispero, sono giovane e se faccio le cose come devo, la chiamata arriverà. Giocare con Messi? Lo voglio da sempre. Mi piacerebbe alzare al testa, vederlo lì e passargli la palla, sarebbe fantastico». La decisione di dire no all'Italia non è stata semplice «ma ne ho parlato con la mia famiglia e con i miei amici e sono arrivato alla conclusione che ho una carriera davanti, per cui aspetterò quello che voglio da una vita: vestire la maglia celeste e bianca». Ma per adesso nei suoi pensieri c'è solo il Palermo. «Non so se il campionato italiano è il più duro d'Europa ma affronti avversari di grande livello. Quando leggo nomi come quelli di Vidic, Alex o Albiol, non dico che tremo ma... Sono complicati. L'importante è che, essendo veloce, posso evitare lo scontro anche se poi, molte volte, la palla passa, io no».

Le difficoltà incontrate nei primi anni italiani sono comunque alle spalle, un pò anche per la pressione legata alla somma sborsata per il suo acquisto, ma l'anno in B è servito e la fiducia di Beppe Iachini lo ha aiutato parecchio. «Da quando è qui, ormai da un anno e mezzo, mi ha sempre fatto giocare titolare e soprattutto mi lascia giocare libero, cercando le diagonali e delegandomi le responsabilità offensive. Siamo una squadra propositiva, a prescindere dagli avversari». Le sue prestazioni avrebbero attirato l'attenzione dell'Arsenal, pronto a fare un grande investimento per portarlo a Londra. «Per ora sono notizie che circolano sui media, non c'è niente di concreto - commenta Dybala - Sono concentrato sulla partita col Torino, che per noi è molto importante. Vogliamo rimanere in serie A e non posso pensare ad altro.

Certo, che si parli di me mi riempe di orgoglio e non posso negare che andare all'Arsenal e giocare in Premier League sarebbe incredibile ma sono cosciente che la mia realtà si chiama Palermo».

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