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Donadoni: "La mia prima volta da sponsor"

Sulle maglie del Parma il ristorante di proprietà del tecnico e di Tassotti

Donadoni: "La mia prima volta da sponsor"

Donadoni fa sette punti in sette giorni, pari con l'Inter e vittorie con Udinese e Juve. È il quarto d'ora della ripresa, azione travolgente di Ghezzal, avanza e serve a destra Belfodil, l'algerino si ferma, alza la testa e serve basso Mauri, tiro all'incrocio, tre punti, vince il Parma, seconda sconfitta in campionato della Juventus. Donadoni fa: «Una storia da raccontare ai miei nipotini? Spero di raccontargli qualcosa di più bello». Non trovavano neppure l'acqua calda dopo l'allenamento. E lui, il Dona, pur di dare una mano, si è trasformato in sponsor della sua squadra. Per Parma-Juve la formazione crociata ha sfoggiato un marchio davvero particolare: il terzo sponsor di maglia è infatti il ristorante Dac e Tra, il locale di Castello di Brianza di Lecco di proprietà di Mauro Tassotti e appunto del tecnico del Parma. Insomma il tecnico non solo continua a lavorare senza stipendio, ma in più finanzia il suo stesso club: «Vogliamo arrivare fino in fondo e da qualsiasi parte ci arrivi un aiuto è ben accetto. Tutti conoscete le nostre difficoltà. Ci siamo tolti una soddisfazione, erano tre partite ravvicinate e stiamo raccogliendo grazie ai sacrifici che abbiamo fatto, tutti, dal primo all'ultimo. Abbiamo ancora tanta strada da percorrere, è una vetrina importante per tutti noi, importante come lo sono i nostri tifosi. Una grande soddisfazione in un'annata maledetta. Restiamo ultimi in classifica anche se vincere contro la Juventus è motivo di gioia. Siamo lontani dalla zona salvezza ma credo che sia giusto stasera dare merito ai ragazzi che hanno fatto qualcosa di straordinario».

Allegri è senza voce: «Sconfitta meritata, potevamo chiudere il discorso scudetto ma siamo stati immaturi, dovevamo giocare con un'altra mentalità. Ma il Monaco è un'altra storia».

Come questa, i giocatori del Parma potranno dire: «Eravamo falliti e abbiamo battuto i campioni d'Italia».

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