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E anche Sua Maestà s'inchina: secondo posto

Pari senza reti per l'Inghilterra. E la Slovacchia potrebbe passare fra le migliori terze

Lorenzo Amuso

Nel giorno in cui la Premier League si schiera contro la Brexit, invitando i tifosi di Sua Maestà a votare per restare nell'Unione Europea nel referendum di giovedì, l'Inghilterra prolunga il suo soggiorno francese. Ipotecata la qualificazione grazie alla vittoria sui cugini gallesi nel turno precedente, i Tre Leoni soffrono però più del previsto contro la Slovacchia. Hodgson azzarda un ampio rimpasto, cambiando 6/11 della formazione titolare. Alla vigilia il Ct giurava di volere vincere il girone, alla prova dei fatti si dimostra più preoccupato a dosare le energie dei suoi, in inevitabile riserva quando scocca l'estate. Così a Geoffrey-Guichard di Saint-Etienne gli inglesi si devono accontentare di un pareggio senza reti contro la modesta Slovacchia. Al termine di una partita di sola generosità, arrembante quanto disordinata.

Con Rooney e Kane relegati in panchina, tocca a Vardy indossare la maglia titolare. Ma l'attaccante del Leicester è impreciso quando, lanciato nello spazio da Henderson, calcia su Kozacik in disperata uscita. Alla mezz'ora altra occasione inglese: azione sulla destra di Walker, Clyne libera alla conclusione Lallana, Kozacik respinge coi pugni. Per tutta la prima frazione la Slovacchia sembra rassegnata al ruolo di vittima sacrificale. Hamsik corre per tre ma sembra un marziano (e non per la cresta), capitato per sbaglio in una squadra di venusiani. Per registrare la prima occasione slovacca bisogna attendere lo scoccare dell'ora di gioco. Una palla gol più casuale che episodica. Sulla conclusione di prima dell'ex Pescara Weiss, Hart per una volta si dimostra attento. Con il passare dei minuti aumenta il forcing inglese, accompagnato però dalla progressiva perdita di lucidità. Hodgson finalmente schiera tutti i gioielli della corona, ma non basta.

Così l'Inghilterra raggiunge sì gli ottavi - solo per la quarta volta dal 1980 -, ma da seconda classificata, dietro al sorprendente Galles.

Uno smacco non indifferente per l'orgoglio patriottico della nazionale che si picca di aver codificato le regole del football.

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