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E l'Italbasket si adegua. La Lituania ci riporta con i piedi per terra

Europei, azzurri ko (78-73). Messina perde Melli, la squadra deve soffrire ma lotta sempre. E resta comunque in corsa

E l'Italbasket si adegua. La Lituania ci riporta  con i piedi per terra

Cadere in piedi, battuti ma non piegati. Bella Italia del basket anche se contro lo strapotere fisico e ,in parte, anche tecnico della Lituania, non è bastato il cuore e il coraggio. Prima sconfitta nel torneo europeo (73-78) facendo il massimo che si può con una squadra dove dai centri hai preso quasi niente, 5 punti con Cusin, buchi neri per Burns e Biligha, dove alla fine il conto rimbalzi è stato devastante 24 a 39 e sui 15 recuperati sotto il nostro canestro, quando Azzurra era davvero una banda bassotti, i lituani hanno potuto capitalizzare la serata eccezionale nel tiro di Kuzminskas, 14 punti, sua la rimonta dopo il più 10 iniziale di un'Italia che sembrava davvero ispirata, e di Juskevicius, 10 punti (4 su 6 da 3).Fra lo stupore dei tifosi milanesi dell'Emporio, è proprio vero che se ti senti a casa sei felice, è stato Kalnietis, il pilota incompreso del Forum, che ha regalato poco facendo tanto: 12 punti, 8 assist.

Belinelli, 14 punti, 5 su 13 contro difese tutte ruvide e speciali, ieri ha passato il testimone a Gigi Datome, il vero gigante della partita di Azzurra: 24 punti, 10 su 17 al tiro, 4 su 8 da 3, +23 di valutazione, il migliore con Filloy, + 17, 10 punti e solo qualche sbavatura al momento della stanchezza, dello sfinimento. Era tutto logico anche perché dopo 15 minuti eccellenti, 8 punti, tanto lavoro, tanto fosforo, Niccolò Melli ha dovuto sedersi per problemi ad un ginocchio.

Era il momento di Azzurra perché il ragazzo reggiano, maturato tanto a Bamberg con Trinchieri, ci aveva portato sul 19-9. Lituani inciucchiti dalle trottole difensive dell'Italia, ma è bastato un calo di tensione, qualche canestro regalato da sotto dove facciamo sempre troppo poco, la mano benedetta dei tiratori di Adomaitis, ed ecco che la carrozza che ci stava portando oltre i sogni è tornata ad essere una zucca. Una di quelle belle, però, perché dentro c'era gente che sapeva di essere Cenerentola ma cercava di ribellarsi.

Perdere in questo modo non può deprimere, il posto per gli ottavi è comunque ancora prenotato e pazienza se arriveremo in classifica dietro ai lituani caduti nella prima giornata contro la Georgia che noi troveremo soltanto mercoledì e ieri è stata battuta dall'Ucraina. Adesso restano soltanto da valutare le condizioni di Melli, riposare bene oggi e domani ritrovare fiducia e difesa per arginare la Germania di Schroeder il folletto.

Ieri i rappresentati veri del nostro basket hanno passato momenti di felicità e di dolorosa presa di coscienza. Mai depressi, però. Poteva accadere dopo aver visto i lituani rimontare 10 punti alla fine del primo quarto (23-23), dopo aver subito un tremendo 21-2 a cavallo fra i due tempi iniziali, segnando soltanto 9 punti nel secondo quarto (9-18). L'intervallo per ritrovare almeno le armi della guerriglia difensiva, ma vincere i due tempi finali 17-16 e 24-21 non è bastato per rimontare un'avversaria obiettivamente più forte.

Ad un certo momento i punti delle panchina dicevano 32-5 per i lituani che il principe Sabonis protegge da bordo campo, maestro in una scuola basket che da tre milioni di abitanti tira fuori sempre generazioni di buon livello.

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