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E ora Platini denuncia la Fifa

Esposto per calunnia e complotto. Con Blatter nel mirino

E ora Platini denuncia la Fifa

Michel Platini ha deciso di vestire i panni del connazionale Emile Zola, lanciando il suo personale "J'accuse" nei confronti di coloro che l'hanno estromesso dalla politica del pallone. L'ex asso della Juventus vuole far luce sulle condizioni che hanno portato alla sospensione per 4 anni dalla Fifa nel 2015. Per queste ragioni, come racconta Le Monde, ha presentato una denuncia per calunnia e associazione per delinquere contro ignoti alla Procura della Repubblica di Parigi. Lo scopo è stabilire il ruolo che hanno avuto ex dirigenti della Fifa, fra i quali Sepp Blatter, nella sua vicenda. Tutto ruota attorno al pagamento di circa 2 milioni di franchi svizzeri (1,8 milioni di euro) effettuato dalla Fifa a Platini nel 2011. Denaro per il lavoro di assistenza fornita a Blatter tra il 1999 e il 2002. Il giudice del tribunale etico Eckert, aveva affermato che «Blatter non era stato in grado di dimostrare la presenza di basi legali per questo pagamento». Inguaiando Platini.

L'ex presidente dell'Uefa aveva bollato il verdetto come una «copertura patetica della volontà di eliminarmi dal mondo del calcio». Versione cavalcata proprio da Le Monde, che già in un'inchiesta della primavera del 2017, pur evidenziando le mancanze e le leggerezze di Platini, aveva parlato di una manovra tentacolare per estrometterlo dalla corsa alla presidenza della Fifa. Il nome dell'ex fenomeno francese era di sicuro il più spendibile per la successione a Blatter, ma in virtù di quella sentenza non poté più candidarsi, lasciando campo libero a Gianni Infantino.

«La strategia di screditare Platini - secondo i legali - ha reso necessaria un'azione concertata di esecutori e mandanti uniti da un unico disegno: colpire duramente l'immagine di Platini».

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