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E se fosse l'ora di Kessié o di Rafinha?

E se fosse l'ora di Kessié o di Rafinha?

Uno, Spalletti, la vuole «con la faccia cattiva», l'altro, Gattuso, la pretende «avvelenata e umile». Uno, Rino, teme l'esperienza romana del suo diretto rivale, l'altro, Luciano da Certaldo, segnala il curriculum di Ringhio in materia di derby milanese. È il rito, un po' scontato forse, della sfida speciale di Milano che può narrare ancora delle gesta di Icardi al rientro dopo il magnifico tris servito a metà ottobre e di Cutrone, castiga-derby di coppa Italia, riproposto senza più remore perché dotato di quei sensori che lo portano quasi sempre al posto giusto nel momento giusto.

E invece il derby di stasera, congelato dalla temperatura sotto zero, può svelarci altri protagonisti dei due accampamenti calcistici. Il Milan non può pensare di comandare la partita avendo ancora nei muscoli la fatica dei supplementari di Roma: è vero, è un gruppo in salute, allenato bene, ma se giocano sempre gli stessi, a ritmi così elevati e scanditi dall'intensità mai vista prima, senza risparmiare energie fisiche e nervose, il conto da pagare può arrivare negli ultimi 15 minuti. Da quel che ha lasciato intendere, Spalletti ha preparato la gabbia per Suso, una spina nel fianco dell'Inter degli ultimi tempi. Gli dedicheranno un raddoppio col centrocampista di sinistra e qui dovranno essere abili Calabria e/o Kessiè a infilarsi nel vicolo.

Tutti gli interisti, di vecchia e nuova generazione, puntano su Icardi e la sua abilità balistica ma è possibile che non sia lui il cavallo di razza vincente, bensì Rafinha, sistemato a metà strada tra le due linee molto strette dei rossoneri, a trovare il varco utile per far saltare la tenuta stagna di Donnarumma, magari cogliendo il tocco in più di Biglia. L'Inter ha un solo grande nemico da sconfiggere: la sfiducia tradita nei precedenti snodi dal gruppo, appena la sfida ha preso una piega non favorevole.

Invece di rammendare lo strappo, si è disunito lasciando per strada le qualità che nel girone d'andata gli hanno consentito una straordinaria e inattesa cavalcata.

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