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Ecco i favori alla dispotica Mercedes

Le ultime parole del grande Argentier agli ingegneri della British-Mercedes sono state sicuramente queste: «Aprite al massimo il rubinetto della potenza, perché a Monza la Ferrari è sempre molto veloce». Gli è stato risposto: «Ma, Altezza, siamo già a 120 kg/h di consumi istantanei, 20 kg/h più del limite regolamentare, per 200 CV di differenza!». Di rimando: «Non fa nulla: sono dati segreti e nessuno se ne accorge». Infatti, ci vorrebbe una Fia-Tv-a-3-stelle commissariata, con un commissario straordinario che andasse a controllare i valori, già da tempo superiori all'Articolo 5.1.4 del Regolamento Tecnico, per mettere tutto in luce. Diversamente, non è tecnicamente plausibile che la Ferrari di una settimana fa in Belgio, sempre con l'alta velocità, sia andata in qualifica allo 0,16% dalla dispotica Mercedes e adesso, per l'odierno Gp d'Italia, sia piombata all'1.02%! E un anno fa era a 0,23%! Fin dalle prime prove libere di venerdì si è cominciato con un Cavallino che subiva un secondo al giro a Monza! Inaudito! E si è finito in Q3 con Vettel a 0,837 da Hamilton! Un risultato non credibile, se non con l'alterazione dei vincoli di potenza regolamentari. Non ci interessano, per ora, le possibili diversificazioni strategiche, con gomme Soft in partenza, contro le Super-Soft da gran premio aggressivo, perché quel che vale è solo la posizione in griglia. Sì, Maranello si è messa al riparo dalle usurpazioni della Rbr; ma, comunque, i conti non tornano con la Mercedes d'Inghilterra e non si può continuare con una Formula 1 così liberamente gestita.

Il presidente Marchionne può essere giustamente soddisfatto dei progressi dovuti alle ultime trasformazioni; ma è tempo che si decida a battersi contro l'alleanza Fia-Fom anti-Ferrari, per un ritorno all'equità nella competizione.

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