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Ecco come il modello Pirlo diventa uno stile di poker

Un'analisi dei movimenti e dei passaggi del n. 10 juventino lo assimila al giocatore di hold'em «tight passive». Il più spietato e temuto dagli avversari

Il poker, dal vivo o sul web, può essere una metafora della vita. Anzi, il poker lo è sempre stato e la dimensione show-business assunta in questi ultimi anni non cambia la filosofia e la psicologia che si celano regolarmente dietro a qualche grossa mano, piuttosto che a una clamorosa bad beat. Allo stesso modo, i tipi di giocatori, con il loro modo di stare al tavolo, possono essere associati, per indole o carattere, ad altrettanti personaggi pubblici. E dire: «questo gioca alla Pinco , quest'altro alla Pallino ». Così Paddy Power, sito di gioco on line, ha lanciato una suggestione interessante: sono molti i calciatori, soprattutto ex, che si cimentano con il poker sportivo.

Ma proviamo a rivoltare la questione al contrario e chiederci come giocherebbe al tavolo un certo campione. «Provate a chiudere gli occhi - riporta gioconews.it da Paddy Power - e ad immaginarvi al tavolo da poker Andrea Pirlo. Sì proprio lui, secondo voi, come si comporterebbe? Che atteggiamento avrebbe con le carte in mano? Per noi, che lo conosciamo benissimo dal punto di vista tecnico-tattico, il centrocampista della Juventus e della Nazionale ci sembra un tipo “tight passive”». Ecco l'interessante analisi del blog del book irlandese: «Prima di tutto facciamo chiarezza sul significato del termine pokeristico tight , che è la definizione utilizzata per indicare quei giocatori che di rado restano in gioco se non hanno in mano una combinazione di carte più che buona. Insomma a loro non piace correre il rischio di giocare con carte poco sicure, esattamente come Pirlo che in mezzo al campo non perde palloni, piuttosto di sbagliare (succede ben di rado) gioca facile, oppure all'indietro, in appoggio al compagno vicino, senza pericoli, senza problemi in totale sicurezza». A dire il vero poi, dire tight non è esaustivo, perchè ci sono i tight passive o aggressive . «Se parlate la lingua pokeristica vi suonerà tutto familiare. Se invece siete alle prime armi, ecco un modo utile, per imparare qualche termine specifico. Dicevamo proprio di Pirlo, che sembra a volte essere fuori dal gioco per poi invece piazzare la giocata vincente, quella che ti lascia senza parole, proprio come davanti ad uno showdown . Il giocatore tight passive infatti, seleziona con cura certosina le mani da giocare (solo quelle buone, anzi buonissime) e rilancia all in solo con il nuts (la combinazione matematicamente vincente). Vedete che lo stile di gioco si avvicina molto?».

Solo i palloni che Pirlo prevede siano assist vincenti vengono confezionati per gli attaccanti, gli altri li gioca in modo conservativo. Certo che quelli che gioca sui piedi di Tevez, Llorente o Morata sono proprio palloni col contagiro. Per non parlare delle punizioni: una partita si trascina lemme lemme senza grandi acuti, poi arriva lui, fin lì, nascosto dalle trame di gioco, e piazza la perla vincente. Esattamente come gli addetti ai lavori considerano il giocatore tight passive , molto duro da battere. E alzi la mano chi è felice di trovarsi in campo Pirlo come avversario.

Chissà che la mezzala della Juve non abbia già pronto il suo prossimo lavoro da professionista.

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