Brasile 2014

Ecuador in rimonta sull'Honduras, decide Valencia

Importante vittoria ecuadoregna in rimonta sull'Honduras, grazie alla doppietta dell'interessante Enner Valencia. Honduras discreto, ma in mezzo al campo manca qualcosa.

L'ecuadoregno Enner Valencia, autore di una doppietta
L'ecuadoregno Enner Valencia, autore di una doppietta

Dopo la prova di forza imbarazzante della Francia al cospetto di una Svizzera molto modesta nel reparto arretrato, il gruppo E manda in archivio la seconda giornata con lo scontro tra Ecuador e Honduras.

Sulla carta verrebbe da pensare che nettamente favoriti siano i primi, reduci dalla sfortunata sconfitta, arrivata all'ultimo respiro, con la Svizzera di Hitzfeld, in una gara in cui "La Tricolor" aveva sempre giocato alla pari con gli Europei. La dilagante affermazione dei Bleus di questa sera, però, paradossalmente, oltre porre l'accento sui limiti degli Elvetici, viene anche a rivalutare lo 0-3 subito dagli uomini di Suárez Luis Fernando. Sconfitta maturata peraltro in inferiorità numerica per oltre 60 minuti.
Quel che è certo che per le due squadre questa è l'ultima chiamata, con l'Honduras, nonostante molti la ritengano la squadra più modesta della manifestazione, che in caso di affermazione, poi potrebbe giocarsi tutto, nell'ultima partita, con una Svizzera si a 3 punti ma, dopo stasera, con una differenza reti critica. Per l'Ecuador, invece, anche vincendo poi ci sarebbe l'ostacolo Bleus, con l'unica speranza di un massiccio turn-over da parte di Deschamps.

Due cambi nell'Honduras, costretto a dover rimpiazzare Palacios, espulso nella gara contro i Transalpini. Non cambia nulla in difesa, mentre centrocampo ridisegnato dall'allenatore honduregno con Claros ed Oscar Garcia, giocatore che ha il vezzo di essere chiamato Boniek, in campo al posto dell'ex Tottenham e di Najar. Un solo cambio, sempre a centrocampo, anche per Rueda che schiera l'esperto Oswaldo Minda centrocampista negli USA con i Chivas preferito al 19enne Carlos Gruezo interessante prospetto dello Stoccarda.

Ti aspetti l'Ecuador e gioca meglio l'Honduras. Centroamericani tatticamente non così sofisticati, ma in campo con grande cuore e determinazione. La squadra di Suarez appare più determinata nell'inseguire i tre punti, giostrando stabilmente in avanti
Diciotto minuti e dopo una supremazia honduregna l'occasione più macroscopica è per l'Ecuador. Lancio dalla difesa, errore di Izaguirre che non sale e pallone per Enner Valencia che, dopo un bello stop di petto, spara incredibilmente a lato ad un paio di metri dal portiere centro-americano.
Replica honduregna su corner. Pallone sul secondo palo e Bernandez in tuffo conclude a lato.
Honduras più vivo e meritatamente in vantaggio. Rilancio dalla difesa, errore madornale di Erazo che si fa scavalcare dal pallone che raggiunge Coastly, il quale fatti due passi batte di potenza il portiere ecuadoregno. Goal dell'Honduras che arriva dopo ben 32 anni dal precedente!
Vantaggio honduregno che dura solo una manciata di secondi. Ecuador in avanti, conclusione deviata da fuori di Paredes e sul secondo palo arriva Enner Valencia, rapace nel correggere in rete per l' 1-1.
Prima della fine delle ostilità si registrano ancora un'occasione per parte, sempre su calcio piazzato e, in pieno recupero, palo dell'Honduras di Coastly, ribattuta di Bengtson in rete, sul quale l'arbitro ravvisa un fallo di mano.
Buon match dell'Honduras che, dopo il brutto esordio contro la corazzata transalpina, gioca una prima frazione interessante, cercando con maggior convinzione la vittoria e facendo la partita. Delude un Ecuador troppo remissivo in cui non aiutano le prestazioni sotto tono di Jefferson Montero, brillante al debutto, e di un Antonio Valencia, lontano parente del giocatore dallo scatto bruciante in Premier.

Seconda frazione e, come in avvio, più Honduras, alla conclusione prima con Beckeles e poi, una decina di minuti dopo, con Bengtson ad impegnare il sempre attento Dominguez. Ecuador che si sveglia gradualmente e trova la rete del 2-1. Dopo due occasioni di testa prima con Erazo, poi con Guagua, sempre sulle palle alte il vantaggio per l'undici di Rueda. Calcio da fermo sulla destra, battuta magistrale di Ayovi eil solito Enner Valencia a realizzare, trovando la rete del 2-1 e la sua 7 personale in 12 presenze in Nazionale.
Rete che arriva al 65' e che risulterà quella decisiva, nonostante un forcing finale dell'Honduras lodevole sul piano della intensità, ma sempre sterile al momento dell'ultimo passaggio. Nella squadra di Suarez tanta buona volontà e corsa, ma manca un po' di qualità in mezzo al campo, con una miseria di palloni giocabili per la coppia di attaccanti che pure non sarebbe male.

Importante vittoria dell'Ecuador che consente ai Sudamericani di rimanere in gioco ancora per una giornata, sperando in un passo falso elvetico e potendo contare su una differenza reti nettamente migliore. Affermazione che, però, potrebbe anche non bastare al cospetto della scintillante Francia e con una Svizzera che incrocerà l'eliminata Honduras. Per i Centro-americani altra sconfitta, ma al termine di un match in cui non hanno sfigurato.

Alla fine la differenza l'hanno fatta le individualità, nettamente in numero maggiore nella formazione di Rueda.

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