Brasile 2014

L'Italia perde ed è fuori dai Mondiali. Prandelli si dimette

Usciamo dal torneo dopo aver fatto vedere davvero poco sul piano del gioco

 Darmian, Barzagli e Chiellini
Darmian, Barzagli e Chiellini

La sconfitta con l'Uruguay (1-0) manda a casa gli azzurri. Siamo fuori dai Mondiali brasiliani dopo aver perso ben due partite su tre nel girone eliminatorio. C'è stato qualche errore da parte dell'arbitro (l'espulsione troppo severa di Marchisio e la mancata espulsione di Suarez), ma gli azzurri non hanno fatto praticamente nulla. E raccolgono quanto hanno seminato.

Se Tabarez aveva cambiato molto in occasione della riscossa con l'Inghilterra, inserendo ben 5 elementi nuovi, quest'oggi conferma gli stessi 11 della vittoria contro gli inglesi. Chi cambia, invece, è Prandelli. Nuovo il modulo, con il ritorno alla difesa a 3 e nuovi gli interpreti, con ben 4 nuovi inserimenti, di cui 3 al debutto mondiale. Oltre al ritorno di Verratti, infatti, esordio anche per Bonucci, De Sciglio e Immobile. Una formazione molto più vicina a quanto auspicato dai più, ma nella quale è lecito domandarsi chi debba coprire, avendo tre giocatori a centrocampo di cui nessuno espressamente con la vocazione d'interditore.

Nonostante possa giocare per due risultati su tre, nei primi minuti è l'Italia a fare il match. L'Uruguay è attendista, pronto a giocare di rimessa. Prima occasione che nasce dalla solita punizione di Pirlo. Dai 25 metri battuta di del playmaker bianconero, sfera che gira, obbligando Muslera alla smanacciata in angolo. Partita che continua sul binario dell'agonismo estremo e di una battaglia a centrocampo e per registrare un'azione dei nostri avversari occorre attendere il 20', quando Pereira, a sinistra innescato da Rodriguez, centra in area per Cavani che arriva pressato al tiro, con conclusione ampiamente fuori. Due minuti e Balotelli, al secondo fallo nel giro di una manciata di secondi, raccoglie il primo cartellino. Pericolo per SuperMario di cadere nelle provocazioni avversarie.

Venticinque minuti e Immobile, complice anche le scarsissime palle giocabili, ancora non è pervenuto. La palla buona, ad esempio, potrebbe appoggiargliela Balotelli quando, sul movimento del capocannoniere della massima serie, il Rossonero, invece dell'appoggio, decide per un'improbabile conclusione dai 35 metri. 29' su lancio di De Sciglio, bravo Immobile a sfilarsi e indietreggiare, ma la conclusione al volo dell'ex Granata è alle stelle.
33' e l'occasione più pericolosa per l'Uruguay con Buffon pronto al doppio intervento. Uruguay in avanti, bravo Suarez a chiedere il triangolo e davanti al portiere azzurro a provare la conclusione prima respinta del portiere bianconero che sulla ribattuta di Lodeiro replica una seconda volta d'istinto. Partita tesissima, tanto agonismo e occasioni in questa prima frazione che si contano sulle dita di una mano. Intano gli Uruguaiani, questa volta con Caceres, provano il tiro da distanza siderale vedendo il nostro estremo nella posizione di libero avanzato, sfera fuori. Ultima “emozione" di una prima frazione ricca di contrasti, ma poco altro.

Primo tempo brutto e cattivo con le squadre al riposo sullo 0-0. Doveva essere una finale e l'incontro si dipana come tale, con le squadre intente ad attaccare, ma, soprattutto, a difendersi per una rete che, se subita, potrebbe essere fatale. Meglio l'Italia nella prima parte, poi, parzialmente mette la testa fuori un Uruguay che, se non vuole uscire, nel secondo tempo sarà chiamato ad una spinta in avanti ben maggiore.

Si riprende con un cambio per parte. Negli Azzurri fuori un evasivo Balotelli, già ammonito, dentro Parolo e spostamento di Marchisio in posizione più avanzata. Per la Celeste fuori Lodeiro e dentro Maxi Pereira. Uruguay più intraprendente e Azzurri più contratti. Rischiamo subito, e non poco, con un pallone al 5' per Cavani che, tenuto in gioco da 2 Azzurri in fascia, vede Bonucci ostacolare in maniera dubbia il Matador, il rigore non sarebbe stato uno scandalo. Partita, intanto, sempre più brutta. Nel Mondiale dei Mondiali di spettacolo in campo italia e Uruguay ne offrono davvero poco.
In un minuto però cambia il match. Dopo una bella triangolazione di Maxi Rodriguez con Suarez che restituisce la palla al centrocampista del Benfica che spreca male entrato in area, un episodio che può cambiare il match. Intervento di scomposto di Marchisio su Rios: meriterebbe un giallo ma l'arbitro tira fuori addirittura il rosso. L'Italia è in 10 e Tabarez inserisce la terza punta: dentro Stuani e l'ex nerazzurro Pereira fuori.
Sofferenza senza fine e cosa saranno questi 25 minuti finali lo dimostra Suarez che, vinto un contrasto in area, cerca di anticipare d'esterno Buffon, rapidissimo nell'abbassarsi e deviare con il braccio ben teso la conclusione del Pistolero.
Continua la sofferenza con Verratti costretto ad uscire e Thiago Motta dentro. In una partita che farà discutere episodio assurdo in area italiana con Suarez che si rende protagonista di un morso, o presunto tale, a Chiellini, salvo poi fingere una caduta. Arbitro che non vede nulla e furibondo Chiellini.

Un minuto e su corner arriva il vantaggio della Celeste. Bel cross e Godin, colpendo di spalla, infila Buffon nell'angolino. Italia con i nervi in avanti, ma l'inferiorità numerica e la stanchezza sono avversari implacabili. Azzurri fuori con tanti alibi, ma, non scordiamoci, anche le tante colpe.

Prandelli si è dimesso

"Il progetto tecnico è di mia responsabilità, rassegno le mie dimissioni. Quando un progetto tecnico fallisce, è giusto prendersi le responsabilità". Il ct azzurro, Cesare Prandelli, nella conferenza stampa subito dopo la partita annuncia di aver rassegnato le proprie dimissioni al presidente federale, dopo la sconfitta con l’Uruguay che ha sancito l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale.

Annuncia le proprie dimissioni anche il presidente della Figc Giancarlo Abete.

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