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Ex Juventus, Manninger: "Il calcio non mi manca. Mi sono tolto un peso"

Manninger, ex portiere austriaco che ha giocato per dieci anni in Italia, non ha nostalgia del calcio: "Lo confermo: non mi manca. Non mi sto lamentando, sia chiaro. Il calcio ti dà tantissimo e io ho vissuto ventidue anni bellissimi ma ora sono libero"

Ex Juventus, Manninger: "Il calcio non mi manca. Mi sono tolto un peso"

Alexander Manninger è stato un portiere giramondo dato che nella sua lunga carriera, conclusasi nel maggio del 2017 a quasi 40 anni, ha giocato in tutti i maggiori campionati europei vestendo le maglie di Salisburgo, Arsenal, Espanyol, Fiorentina, Juventus, Udinese, Torino, Augusta, Liverpool e tante altre ancora soprattutto nel nostro campionato. Il classe '77, però, ha rilasciato alcune dichiarazioni incredibili affermando come il mondo del calcio gli stesse ormai stretto e come quasi lo sport praticato per oltre 20 anni lo stesse opprimendo.

Manninger si è confrontato con toronews.net: "Se mi manca il calcio? No, non mi manca. Negli ultimi sedici mesi non ci ho pensato un solo giorno e non ho più toccato una palla. Quella da golf sì, o quella da tennis, ma non un pallone da calcio. Vado a pescare, vado in montagna, faccio di tutto tranne giocare a calcio. E no, lo confermo: non mi manca. Non mi sto lamentando, sia chiaro. Il calcio ti dà tantissimo e io ho vissuto ventidue anni bellissimi. Però non ho mai avuto un weekend libero, gli amici e la famiglia devi incastrarli tra una partita e l’altra. Ci sono sempre nuove partite, hai l’allenamento, hai il viaggio, hai il volo, hai il ritiro".

L'ex Juventus si sente libero senza ritiri, partite ravvicinate e la pressione di dover performare a tutti i costi: "Ho riscoperto il significato del weekend e riesco a fare tutto quello che prima avrei voluto fare, ma non potevo. Vivo giorni normali, settimane normali scandite da programmi normali. Oggi mi sento libero e mi sto riprendendo tutto quello che il calcio mi ha tolto. Prima di diventare calciatore ero un falegname. Quando ho smesso col pallone ho ricominciato da lì: ho traslocato con la mia compagna, ho costruito i mobili della casa nuova, mesi e mesi di fatica e non abbiamo ancora finito.

Mi sono divertito tantissimo e quando ora mi chiedono se non mi annoio senza giocare, io dico “proprio no, le cose da fare non mi mancano".

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