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Il Faraone made in Italy. "Conte e Inzaghi? Vincenti"

El Shaarawy e il ritorno in Nazionale: "Sono più maturo e carico. Ho sofferto molto, anche per il mancato mondiale"

Il Faraone made in Italy. "Conte e Inzaghi? Vincenti"

Firenze Mentre Osvaldo saluta gli azzurri per colpa di un'infiammazione articolare all'anca (al suo posto arriva Quagliarella) il piccolo Faraone incorona Balotelli: «Al di là delle cose o degli atteggiamenti fuori dal campo, Mario tecnicamente è uno dei migliori al mondo. Gli auguro di dimostrarlo al Liverpool. Ora, però, guardiamo al futuro: l'obiettivo mio e del Milan è tornare in Champions. Io, però, vorrei arrivare come minimo a 10 gol».

L'infermeria azzurra accoglie anche Chiellini. Come ha spiegato ieri il professor Castellacci «Il giocatore ha avvertito dopo l'allenamento problemi al polpaccio. Gli accertamenti hanno evidenziato un piccolo edema da sovraccarico. Chiellini resterà a riposo facendo le cure per un paio di giorni, salterà l'amichevole di Bari, ma speriamo di recuperarlo per martedì con la Norvegia». Il professor Castellacci ha anche detto di aver sentito spesso negli ultimi tempi i colleghi della Fiorentina per parlare di Rossi: «Sarà sottoposto ad intervento chirurgico e nel giro di pochi giorni sarà tutto più chiaro».

Stefan El Shaarawy si lascia alle spalle una stagione maledetta, costellata da infortuni e da mesi di assenza. Alla fine l'attaccante rossonero ha messo insieme, tra campionato e coppa, la miseria di 9 presenze e 1 gol. «Sono felice, molto carico e più maturo. Ho passato mesi difficili e di grande sofferenza, anche per la mancata convocazione al mondiale».

Descrive i suoi allenatori, Inzaghi e Conte: «Sono molto simili, mi hanno dato subito tanto. Grandi motivatori, vogliono sempre vincere. Con Inzaghi sono stato compagno di squadra: già da giocatore mi riempiva di consigli e mi stava vicino. Conte mi ha chiesto come preferisco giocare: ho risposto che non esistono difficoltà nel fare l'esterno a tutta fascia o anche la seconda punta. Ho dato massima disponibilità».

Si torna su Balotelli e sulla presunta incompatibilità con il Faraone: «La verità è un'altra: io venivo da una stagione in cui avevo segnato 16 gol e il mio è stato un calo mentale. Può capitare ad un ragazzo di venti anni di sedersi... Non è colpa di nessuno e nemmeno di Mario. In realtà, insieme, abbiamo conquistato anche la zona Champions, dunque qualcosa di buono abbiamo fatto insieme... Gli ho telefonato per fargli un grande in bocca al lupo: spero che lui e il Liverpool abbiamo fatto la scelta giusta. In Nazionale non c'è? Conte è stato chiaro con noi: nessuno è escluso in partenza e nessuno può essere certo del posto in azzurro».

Per uno che torna, un altro che varca il cancello di Coverciano per la prima volta, Mario Zaza: «Essere qui per me è una bellissima soddisfazione, una nuova esperienza , inaspettata. E' un punto di partenza, il sogno è diventare uno degli attaccanti più forti in Italia. È normale che l'obiettivo di ogni giocatore giovane sia quello di arrivare a giocare nei top club: la Juve è uno di questi, non vedo perchè non dovrei ambire a giocare in una grande squadra. Intanto mi impegnerò per essere presente pure nelle prossime convocazioni.

Credo sia motivo di felicità anche per il Sassuolo, visto che la nostra società fa giocare molti italiani».

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