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Federer si riposa, l'Italia si allunga la vita

Federer si riposa, l'Italia si allunga la vita

nostro inviato a Ginevra

Marco Chiudinelli ha un nome italiano ma è assolutamente svizzero e ieri è stato il salvatore della Patria. La nostra. Perché oltre al coraggio della coppia Bolelli-Fognini, capaci di vincere il doppio della speranza al quinto set, c'è voluto l'altrettanto coraggio di capitan Luethi di scegliere il giocatore numero tre della squadra da schierare a fianco di Wawrinka per andare alla conquista del punto decisivo per la finale di Davis. Così invece Svizzera-Italia è sul 2-1 e oggi non sarà una domenica di riposo per Roger Federer. Il quale, diciamolo, ha dato il suo contributo. Perché Marco Chiudinelli, oltre ad essere svizzero, è di Basilea ed è coetaneo ed amico di Re Roger. La leggenda narra che sia stato l'unico giocatore capace di batterlo 6-0 6-0, ma questo comunque è una storia lontana di gioventù. Mentre adesso, a 33 anni suonati, da numero 161 del mondo e con un record (fino a ieri) di 3 sconfitte su 4 doppi di coppa Davis, poteva trovare posto grazie a una raccomandazione. E considerato che Luethi di professione fa anche il coach di Federer, indovinate se poteva dirgli di no.

In pratica: là dove la coppia Wawrinka-Chiudinelli aveva perso con la Repubblica Ceca un anno fa 24-22 al quinto in 7 ore e zero uno - primato assoluto -, si è ripetuta quest'anno con molto meno (3 ore e 57).E la vera colpa è quella di aver tradito la legge dello sport: se si ha la possibilità di chiudere una partita, bisogna farlo subito. Con Federer a fare il supporter invece i nostri hanno trovato l'animo che serviva dopo la prima giornata, e così alla fine il 7-5, 3-6, 5-7, 6-3, 6-2 del tabellone, rimanda tutto il discorso. Dopodichè che sia possibile il miracolo è un altro discorso (Fognini che aveva invocato San Gennaro, rincara dicendo «ora ci vuole la Madonna di Lourdes»), però Barazzutti almeno può sorridere, anche perché il finale è da siparietto: «Sono molto orgoglioso, abbiamo dimostrato di essere una squadra. Perché a un certo punto ridevamo in panchina? Devo aver detto una str..., ogni tanto mi capita, bisogna sdrammatizzare. Sì, l'ho detta, ma non posso, dirvela... E perché a un certo punto ho discusso con Fabio? E beh, con lui succede...».

E così, mentre Bolelli anticipa - «sapevo che Roger non avrebbe giocato il doppio sul 2-0, l'aveva già fatto nel 2009: quando non vuole giocare non gioca» - e poi Luethi conferma un imbarazzato «ho deciso» («Mi ha detto che ha già fatto troppe partite quest'anno e voleva tenersi fresco per l'eventuale match di domenica»), Claudio Mezzadri - ex nazionale svizzero e ora commentatore tv - fa la fotografia della giornata finale: «Fognini ha il 30 per cento di possibilità di farcela. Tante? Quello è matto, può dormire per un'ora e poi tirare fuori la partita della vita. Lo sanno tutti gli avversari, anche Roger». Unico problema però: Federer oggi non manderà gli amici.

Oggi: dalle 12 Federer-Fognini, Wawrinka-Bolelli (diretta Supertennis). Altra semifinale Francia-Rep.

Ceca 3-0.

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