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Federica Pellegrini: ''La mia erede non è ancora nata''

La campionessa italiana ha svelato le sue prossime sfide: ''Tokyo 2020 l'obbiettivo più grande'' con uno sguardo al futuro del nuoto italiano: ''Un'altra Federica non è ancora nata''

Federica Pellegrini: ''La mia erede non è ancora nata''

Federica Pellegrini ha fatto il punto della stagione e sugli obbiettivi futuri in una lunga intervista a Circo Massimo su Radio Capital.

Appena terminata la prima stagione da giudice di Italia's got talent: ''Mi sono divertita tantissimo -racconta- mi ha insegnato tanto. Se ci riconfermano, lo rifarò'', la Divina si è prontamente rituffata nelle gare: ''Ora sono nel pieno degli allenamenti, a Livigno: mattina in acqua e pomeriggio in palestra o ancora in acqua. A maggio ci saranno tantissimi meeting italiani, poi a fine giugno il Settecolli di Roma e da lì a tre settimane si parte per i Mondiali in Corea''.

Un momento sportivo senza dubbio positivo dopo l'ottima prestazione di qualche giorno fa agli Assoluti: ''Sono contenta perché non gareggiavo nei 200 in lunga da tanto tempo. Ho avuto buone sensazioni, ho ripreso la velocità che era mancata nell'ultimo periodo" senza però svelare il futuro riguardo la sua gara preferita: "Non so ancora se farò i 200 in gare internazionali, proprio perché ci sarebbe un'aspettativa molto alta e non voglio arrivare a una gara così importante impreparata. Ho cominciato ad allenarmi di nuovo a gennaio, li farò solo se vedrò che sono veramente pronta per farli a livello mondiale e olimpico. L'obiettivo più grande è proprio la qualificazione a Tokyo 2020, che sarà agli assoluti del prossimo anno".

Vita sentimentale per adesso in standby, dopo vari amori tormentati si dichiara single: ''Sto bene così'', ammette candidamente, raccontando il suo rapporto con la femminilità: ''Per me è molto importante, essere femminile è un insegnamento che mi porto dietro da quando ero piccola grazie a mia madre, ci credo fermamente''. Una vita in piscina vissuta in parallelo con quella personale dove rispetto agli inizi si vede "un po' meno stronza, da ragazzina ero inquadratissima, anche molto spigolosa. Gli angoli ci sono ancora, ma sono un po' più smussati".

Difficile però individuare una sua erede dando uno sguardo al futuro del nuoto italiano: "A livello internazionale lo è stata forse la Ledecky, che ha cominciato prestissimo a vincere, ma lei non è propriamente una duecentista. A livello italiano ci sono stati grandi risultati, ma per quanto riguarda la mia gara la strada è ancora lunga...nei 200 stile un'altra Federica non è ancora nata".

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